Verso Spal-Venezia, la carica di Tacopina: “Partita emozionante per me, ma conta solo vincere”
SPAL VENEZIA TACOPINA – La quinta giornata di Serie B offre agli appassionati la sfida molto intrigante tra Spal e Venezia. Sarà una sfida dal sapore particolare anche per Joe Tacopina, numero uno della Spal, che vive una partita dentro la partita visto il suo passato vincente anche con il Venezia. Tacopina ha rilasciato un’intervista […]
SPAL VENEZIA TACOPINA – La quinta giornata di Serie B offre agli appassionati la sfida molto intrigante tra Spal e Venezia. Sarà una sfida dal sapore particolare anche per Joe Tacopina, numero uno della Spal, che vive una partita dentro la partita visto il suo passato vincente anche con il Venezia. Tacopina ha rilasciato un’intervista al Gazzettino di Venezia in cui ha parlato delle sue emozioni e sensazioni in vista di questo match.
Ecco le parole di Joe Tacopina:
“Sarà una partita molto emozionante. Venezia è una piazza a cui sono molto legato. Ho trascorso due anni bellissimo con risultati importanti, vincendo due campionati e una Coppa Italia, e quando posso trascorro ancora del tempo in città. Sento ancora l’affetto dei tifosi a cui sono legato. Quando passeggio per le calli mi salutano, mi chiedono un autografo, una foto, o semplicemente mi ringraziano per quanto fatto da presidente. Domenica le emozioni saranno tante e contrastanti, ma farò in modo di viverla come una gara qualsiasi. Non avremo di fronte il Venezia ma un avversario da battere. Questo è lo spirito con cui dobbiamo affrontare ogni singola partia di questa Serie B, nessuna eccezione. Perchè finì a Venezia? Divergenze con i partner di allora, ormai credo sia evidente che il loro modo di interpretare il calcio sia diverso dal mio. La passione mi porta sempre ad intraprendere nuove sfide. A Ferrara ho visto un grande potenziale, una base di tifosi fantastica, una città ricca di cultura, strutture importanti che sono fondamentali per fare calcio ad un certo livello, nonchè uno dei migliori settori giovanili a livello italiano”.
Sulla passata stagione
“É stato difficile, sono subentrato in corsa e in 15 giorni abbiamo costruito la squadra ereditando alcuni giocatori che non erano una nostra scelta e siamo mancati nella forza mentale. Questo è un aspetto mentale che richiedo sempre a tutte le mie squadre. Per me è stato un anno di transizione, abbiamo risanato i conti, riorganizzato l’azienda, identificato le priorità e i nostri obiettivi di breve, medio e lungo termine. L’obiettivo è riportare la Spal nella massima serie il prima possibile, l’attitudine è quella giusta ma preferisco che questi discorsi rimangano all’interno dello spogliatoio. Ne parliamo spesso e tutti crediamo nelle stesse cose”.
Una Spal un po’ veneziana
“É normale, quando una persona entra in relazione con altre crea rapporti professionali e umani. Nei miei 5 anni a Venezia ho conosciuto dei professionisti di cui ho imparato a fidarmi e che hanno ricambiato la fiducia riposta nei loro confronti. Rivolgermi a loro è stato un qualcosa di naturale, per fortuna quando li ho contattati erano tutti liberi, o quasi. La Spal è un’azienda importante e numerosa, inoltre io non sono della scuola di cambiare tanto per farlo. Gli inserimenti a Ferrara sono stati fatti con coscienza e sono tutti funzionali agli obiettivi che intendo raggiungere. Noi favoriti sul Venezia? Per mia natura la Spal deve esserlo sempre quando scende in campo, contro chiunque. Poi il calcio è imprevedibile e a volte crudele, sicuramente mi aspetto una grande partita. Voglio vedere negli occhi e nelle gambe dei miei ragazzi la voglia di vincere e di conquistare a tutti i costi i 3 punti in palio. A tutti i costi!”