Frosinone, Garritano: “A Cittadella non meritavamo la sconfitta. Impressionato da Moro”
GARRITANO FROSINONE – Luca Garritano, duttilissimo centrocampista e perno del Frosinone di Fabio Grosso, è intervenuto a Bordocampo Serie B. Queste – riprese da TuttoFrosinone.com – le dichiarazioni del jolly cosentino: “Tra 5 giorni ci sarà un’altra partita importante, il calcio è bello per questo. Siamo rimasti un po’ rammaricati da quanto è successo a […]
GARRITANO FROSINONE – Luca Garritano, duttilissimo centrocampista e perno del Frosinone di Fabio Grosso, è intervenuto a Bordocampo Serie B. Queste – riprese da TuttoFrosinone.com – le dichiarazioni del jolly cosentino:
“Tra 5 giorni ci sarà un’altra partita importante, il calcio è bello per questo. Siamo rimasti un po’ rammaricati da quanto è successo a Cittadella perché non meritavamo la sconfitta. Se oggi pensiamo che nelle trasferte di Benevento e Cittadella siamo usciti dal campo con 0 punti pur giocando bene, questo fatto appare un po’ surreale. Però incassiamo, lavoriamo duramente e cerchiamo di smussare le cose che non sono andate bene sabato scorso. Non dobbiamo avere alibi, ma bisogna lavorare sulle cose che non sono andate bene e cercare di migliorarsi sempre. Questa è una squadra che se migliorerà in fretta potrà dire la sua”.
Poca cattiveria sotto porta e tanti goal subiti alla prima disattenzione
“Siamo una squadra giovane e dovremo crescere soprattutto a livello mentale. Possiamo creare una mentalità importante, abbiamo tanti giocatori di valore. Prima riusciremo a creare una mentalità vincente e diventare squadra e di pari passo riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni”.
A Cittadella sconfitta forse immeritata
“Fondamentalmente nella gara di Cittadella ci è mancato il gol. Non credo che il fatto di avere dei calciatori giovani in campo possa aver influito sul fatto di non segnare. Ci è mancata quella cattiveria e pizzico di fortuna in più. Tutti piccoli dettagli che in questo campionato fanno la differenza. Dovremo crescere sotto questo punto di vista perché fuori casa è difficile costruire 4-5 occasioni da gol come abbiamo fatto noi. Bisogna scaraventare la palla dentro…”
Sulle origini
“Le mie origini sono calabresi. In Emilia sono stato benissimo, soprattutto in Romagna che è una parte dell’Italia veramente fantastica. Qui a Frosinone mi piace il fatto di poter lavorare bene, di avere tanto seguito da parte dei nostri tifosi allo stadio, di avere una Società solida e con ambizione alle spalle. Penso che tutta la Ciociaria e la provincia debbano andar veramente fieri del Frosinone Calcio e di quello che il Presidente sta facendo per questa Società”.
Sui possibili rimpianti
“No, non ho nessun rimpianto. Io sono un ‘eterno romantico’ verso questo sport. Per me è una passione il calcio. Penso che ognuno ha quel che si merita. Io Oggi mi trovo qui a Frosinone, lotto per questi colori e sono orgoglioso di essere arrivato qua e di quanto ho fatto in passato. Per me il Frosinone in questo momento è il top. E vorrei arrivare con questa squadra magari a giocarmi la serie A. Sarebbe bello…”
Sul ruolo preferito
“Ho avuto una carriera un po’ altalenante dal punto di vista tattico. E credo che il fatto di essere impiegato in più di un ruolo a centrocampo, sia un mio punto di forza. Io adoro giocare a pallone e giocare insieme ai miei compagni. Mi piacciono tutti e tre i ruoli che svolgo e mi metto a disposizione. Il ruolo di trequartista che sto ricoprendo in queste partite, mi lascia più margine di movimento e mi piace tanto. Manche l’esterno e la mezzala sono ruoli che non disdegno fare”.
Sulle tante occasioni sprecate dai Canarini
“E’ strano perché in questo inizio di stagione siamo stati cinici e abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo creato. Quando non si segna è sempre difficile fare un’analisi. La cosa più semplice da dire è che non si è avuta la cattiveria giusta e la foga di fare gol, probabilmente è questo il motivo. Però ci alleniamo durante la settimana per migliorare questo aspetto. Bisogna concretizzare le occasioni con una diversa cattiveria agonistica”.
Grosso dice che contano poco i moduli, molto di più gli spazi
“Si si, per me questa linea di pensiero è l’ideale, proprio perché esaltano le mie caratteristiche tecniche. E’ vero quello che dice il mister: il calcio oggi è dinamico. L’importante è mantenere collegati i reparti per creare superiorità con la palla ed essere organizzati quando si va a far pressing”.
Su chi potrà esplodere quest’anno in giallazzurro
“Io dico Moro perché mi ha impressionato sin dal ritiro. Ha veramente delle giocate da attaccante vero e spero possa metterle subito a disposizione della squadra quest’anno. Lo sta già facendo, ma le sue sono veramente grandi qualità per come vedo il calcio. Anche Boloca quest’anno è maturato ancor di più: copre molto bene il campo ed ha un’ottima visione di gioco oltre ad un buon piede ed a tantissime altre qualità. Tutto questo fa sì che potrà affermarsi ad alti livelli”.
Sul rigore non dato a Benevento
“A Benevento siamo usciti dal campo veramente arrabbiati. Quella partita è stata veramente una beffa. Sinceramente non so dire il perché non sia stato concesso. Sia nella prima occasione c’è il contatto (che è avvenuto nella stessa modalità per cui è stato dato il rigore a loro), che nella seconda occasione: dove c’è un fallo di mano che interrompe un tiro diretto verso la porta”.
Sugli obiettivi dei ciociari
“La serie B è un campionato che affronto ormai da 10 anni. Quest’anno il campionato è ancora più livellato. Credo che le vere ambizioni e gli obiettivi si possano misurare a metà campionato. Ad oggi sarebbe controproducente parlare già di obiettivi, quando sono passate appena 5 giornate. Per quella che è la nostra mentalità di squadra è ottimo lavorare e migliorarsi giorno dopo giorno. Bisogna crescere insieme e poi dare tutto il sabato, durante le partite. Se arriveranno i risultati, ci guarderemo negli occhi e si valuterà cosa dovremo fare”.
Nessun dubbio sul calciatore più pericoloso del Palermo, prossimo avversario
“Il Palermo è una squadra forte. Se devo dire un attaccante che ci potrebbe far male è Brunori”.