Parma, Martines: “Siamo un club molto internazionale. Obiettivo? Garantire stabilità”
Il Managing Director Corporate del sodalizio emiliano è intervenuto alla Gazzetta di Parma
Luca Martines, Managing Director Corporate del Parma, è intervenuto sulle pagine della Gazzetta di Parma per commentare questo primo scorcio di avventura in gialloblu. Di seguito – riprese da ForzaParma.it – le sue esternazioni:
“Un primo bilancio è positivo. Una convinzione che deriva dalla partecipazione e dall’attaccamento che i supporters non fanno mancare ad ogni turno di campionato, sia in casa che in trasferta. E poi le iniziative che abbiamo costruito con il progetto Parma Lands ottenendo un ottimo riscontro in tutta la provincia. Un altro esempio: abbiamo chiesto ai nostri tifosi di votare per scegliere la maglia dei 109 anni e nin pochi giorni siamo arrivati a quota mille partecipanti. Credo sia un grande successo“.
“E’ stata una campagna abbonamenti con una fortissima partecipazione e ne siamo contenti. Comunque è ancora aperta fino a fine mese e ci aspettiamo nuove adesioni. Ma siamo anche estremamente soddisfatti dei numeri al di là degli abbonamenti, vale a dire di coloro che hanno deciso di seguire il singolo evento. Si tratta di un discorso positivo che si inserisce nella filosofia del club e cioè rinsaldare il legame con la comunità di Parma“.
“Siamo un club molto internazionale. Abbiamo più di trenta Paesi rappresentati e parlo non solo di calciatori ma anche di staff tecnico e dipendenti in generale. Ovviamente la componente italiana è maggioritaria ma trovo questa specificità meravigliosa. Una bellissima occasione di confronto culturale peraltro in una città come Parma che è stato un grande crocevia di culture e una realtà sempre aperta al mondo“.
“Credo che la cosa che mi renderebbe più felice è garantire stabilità. Vorrei portare avanti questo progetto, che per me è professionale oltre che personale, dando la possibilità a tutti coloro che seguono il club di poter seguire un percorso da sviluppare in un lasso di tempo sufficiente a dare un’impronta ben definita. Non una mia impronta ma quella del club che deve avere una sua specificità. Ho visto un attaccamento da entrambe le parti, e cioè da parte della squadra verso i tifosi e viceversa, che merita di essere valorizzato nel medio e lungo termine“.