28 Settembre 2022

Reggina, Taibi: “Fabbian mi ha subito impressionato, eppure i giudizi su di lui non erano positivi”

Il ds amaranto ha fatto il punto della situazione in casa Reggina

Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, è intervenuto a “Momenti Amaranto”, sulle frequenze di Videotouring, facendo il punto sulle trattative e le strategie attuate da parte del sodalizio calabrese. Queste – riprese da CityNow.it – le sue dichiarazioni:

“Con Felice Saladini ci conosciamo da anni e negli ultimi mesi parlavamo di Reggina. Nelle sue intenzioni, concetto ribadito nel corso della trattativa che poi si è conclusa in maniera positiva, c’è sempre stata l’idea di un progetto triennale per tentare di riuscire a portare la società nel palcoscenico che merita. Si era inizialmente pensato ad un campionato di transizione, ma allo stesso tempo, essendo una persona ambiziosa ha creduto di poter alzare un pochino l’asticella. Ed allora dopo la divergenza di vedute con Stellone, il patron ha deciso con grande convinzione di anticipare di un anno quel progetto, e quindi non parlo di serie A immediata, puntando su un allenatore bravissimo e profondo conoscitore della serie B come Pippo Inzaghi, un fuoriclasse. Vogliamo fare un buon campionato, la squadra è forte secondo il mio punto di vista”.

“Trovare il migliore in questo inizio di stagione non è facile. Inzaghi ha il polso della situazione e sa quello che fa quando sceglie, il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti. Stanno giocando alcuni giovani e per gli altri ci saranno certamente le possibilità per farlo, penso ad Agostinelli, Lombardi, Dutu. Pierozzi? Volevo prendere entrambi i fratelli, poi si è deciso solo su Niccolò. Agostinelli tra i giovani è quello più pronto, grande fisico, ottime capacità di inserimento. Lombardi è un buon interno, ha già fatto gol, ma per entrare nelle rotazioni in questo momento credo non sia semplice. Ma non per le loro qualità quanto per la concorrenza che hanno davanti. Insieme a quelli che oggi giocano, c’è anche Obi che tra qualche settimana sarà pronto ed Hernani. I giovani comunque servono, soprattutto alla lunga. Dutu? Mi ricorda Cionek. Bouah? Lo seguivo da due anni, ha una grande gamba, diverso da Pierozzi e quindi una validissima alternativa in quelle che sono le possibilità di cambio di Inzaghi”.

“Non credo si possa ripetere quel pessimo periodo della passata stagione, le condizioni sono diverse, la squadra è più forte ma parlo sul piano dell’esperienza, a livello fisico. La ritengo in grado di assorbire meglio il momento di difficoltà che spero non arrivi, ma so che può arrivare”.

“I primi anni da responsabile del settore giovanile del Modena, mi hanno aiutato molto in quello che poi è stato il percorso successivo. Mi è sempre piaciuto seguire con particolare attenzione i giovani, lo faccio ancora. Certamente non basta guardare le partite per poi scegliere, è necessario osservare in maniera profonda, avere l’istinto giusto. L’ultimo esempio è quello di Fabbian, che a primo impatto mi ha subito impressionato. Eppure, quando andavo a chiedere referenze a chi lo conosceva meglio, non c’erano su di lui giudizi particolarmente esaltanti, ma dentro sentivo di aver visto giusto. Mi sono confrontato con i due Inzaghi ed anche Simone, attuale allenatore dell’Inter, ci ha confermato della validità del calciatore”.

“Sono qui da cinque stagioni e tanti sono stati i calciatori e gli allenatori con i quali ho discusso, lunghi dialoghi per convincerli del nostro progetto e devo dire che oggi con questa società il mio lavoro è decisamente più agevolato perché mi mette nelle condizioni ideali per poter lavorare. La trattativa più difficile da quando sono Ds? Nessun dubbio, quella con Pippo Inzaghi, non è stato facile convincerlo ad accettare, ma non per la Reggina in sé, semplicemente perché pensava di stare fermo per un po’. Da quando ha detto si, lo vediamo tutti molto coinvolto e convintissimo del percorso che vogliamo fare”.