Brescia, Clotet: “I 35000 di Bari ci motiveranno a fare risultato. Pensiamo solo a salvarci”
L'allenatore del Brescia Pep Clotet ha presentato il big match del San Nicola contro il Bari
L’allenatore del Brescia Pep Clotet ha parlato all’antivigilia della trasferta di Bari. La capolista affronterà l’unica squadra ancora imbattuta in questa Serie B.
Di seguito le dichiarazioni del mister, riportate da Bresciaingol.com:
Col Bari è una sfida bellissima da giocare. Tutte le partite di B sono test importanti. Il Bari è una società che ha fatto grandi cose l’anno scorso, ha una tifoseria che sogna. Hanno iniziato in modo simile al nostro, fanno un bel calcio, non hanno ancora perso, hanno un record fuori casa notevole, in casa sfruttano l’aiuto del pubblico.
In B non perdere per 6 partite ha un significato importante. Ci aspetta una partita vibrante. Il Bari ha fatto un mercato con giocatori funzionali alla loro idea di gioco, in ogni reparto. E’ una società che sa fare calcio, che non ha fatto scommesse, per una stagione di crescita. Per noi sarà una partita difficilissima. Se ci saranno davvero 35000 spettatori sarò ancora più motivato nel portare il Brescia a far risultato.
Siamo una squadra giovane, è importante avere una mentalità che possa unire la squadra con i tifosi. So che provare a vincere al 92esimo è rischioso, ma per me non fa differenza: quando abbiamo il possesso di palla dobbiamo sempre cercare di andare a fare gol. Per vincere al 92esimo serve un po’ di fortuna, ma la fortuna si cerca con l’atteggiamento giusto.
Sono convinto che questo alla lunga ci darà tanto. Il tifoso è una persona che paga per vedere una partita e se io compro un biglietto voglio vedere che la squadra lotti fino alla fine per vincere. Qualche volta non succederà quanto accaduto con il Benevento, ma la nostra mentalità non dovrà mai cambiare.
Siamo una squadra che lavora molto per correggere gli errori e il ritmo del gioco. A me non piace la sosta in nessun caso perché sposta di una settimana la competizione e bisogna tornare mentalmente a concentrarci sulla partita. C’è il rischio di deconcentrarsi soprattutto se giochi fuori casa, ma io e il mio staff siamo qui per ricordare cosa va fatto.
Entro la fine del campionato arriveranno al loro posto, oggi è molto difficile fare una cosa straordinaria nel calcio. Tutti ricordiamo quello che fece il Leicester, ma lo ricordiamo proprio perché è stata un’eccezione. Per noi però questa è una motivazione, nella quale vogliamo raggiungere l’obiettivo che ben sapete abbiamo ovvero la salvezza. Non è facile tenere un primo posto come il nostro, in questa lega ogni punto pesa tantissimo.“
Clotet ribadisce che l’obiettivo del Brescia è la salvezza
“Io non leggo per evitare distrazioni. Devo ringraziare voi della stampa locale che ci state aiutando a tenere i piedi a terra. E’ normale che fuori da Brescia si parli tanto di noi, ma qui creiamo il nostro bunker per lottare ogni partita contro tutti per fare risultato. Io vedo un Brescia che si diverte, con i più esperti che aiutano i più giovani a tenere la tesa solo sulla prossima partita.
La società mi manda costantemente il messaggio che il nostro obiettivo è la salvezza. Stiamo creando un microclima. A livello nazionale avevano detto che il nostro mercato era il peggiore di tutti, ora vogliamo dimostrare che possiamo fare bene. Altre squadre hanno speso tanti soldi, inserendo giocatori di esperienza e qualità e infatti il loro percorso deve essere diverso dal nostro. Noi non andiamo in panico se non facciamo risultato, vogliamo solo fare ogni volta il meglio possibile, con il nostro calcio e la nostra mentalità.“
Brescia, Clotet elogia e conferma Mangraviti
“E’ importante che Mangraviti sia riuscito a far bene in un ruolo che non aveva mai fatto, è ingiusto per me dire che un altro merita di fare il suo ruolo perché lui ha migliorato tenendo un livello altissimo di lavoro e applicazione. Adesso dipende da Mangraviti quanto tempo ancora meriterà di stare lì. Abbiamo Huard e Pace che sono di ruolo naturale terzino sinistro, ma anche nel loro caso dipenderà da cosa mi faranno vedere per meritare di giocare.
Un allenatore deve difendere lo spirito di squadra dove tutti devono dare il massimo per arrivare a fine stagione ottenendo qualcosa che è meritato. Se adesso togliessi Mangraviti manderei il segnale che anche se uno merita di giocare in un ruolo non suo lo tolgo e sarebbe pericolosissimo. Nel calcio è brutto raggiungere un qualcosa senza meritarlo. Tutto dipende dal calciatore. Anche Bianchi, per assurdo, se volesse potrebbe fare il terzino sinistro. Io voglio solo che a fine stagione la squadra ottenga un bel risultato. Non guardo le statistiche per non distrarmi.”