Benevento e Ascoli si dividono la posta: 1-1 al debutto per Cannavaro
Un tempo per parte: vantaggio bianconero dopo sei minuti con Botteghin, pari di Farias al 4' della ripresa
E’ il giorno del debutto in Italia di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento: il neo-tecnico giallorosso lancia il 3-4-2-1 con Improta e Ciano a sostegno di Forte. Al cospetto l’Ascoli dell’ex Cristian Bucchi che cambia le carte in tavola schierando il 3-5-2 con la coppia Gondo-Dionisi in attacco.
Pronti, via è subito Ascoli in vantaggio: al 6′ punizione di Falasco sul versante di centrodestra, pallone tagliato per la testa di Botteghin che insacca. Il vantaggio bianconero rompe così l’iniziale fase di studio del match con i giallorossi che vanno in bambola e rischiano grosso per ben due volte nelle retrovie con due passaggi all’indietro che mettono in seria apprensione Paleari. La Strega prova a scuotersi: Improta s’invola e serve al centro per Forte che da ottima posizione tenta il controllo piuttosto che il tiro di prima. Al 25′ Cannavaro costretto al primo cambio: il Benevento perde Veseli, al suo posto c’è Capellini. Ascoli che a differenza dei padroni di casa tiene bene il campo e si propone due volte dalle parti dell’estremo giallorosso, prima con Dionisi e poi con Caligara, senza però centrare lo specchio. Ancora Picchio in avanti: sugli sviluppi di un corner ci prova Quaranta al volo, Paleari ci mette i guantoni. Dalla rimessa successiva, Collocolo nel cuore dell’area sfiora il raddoppio con un destro che fa la barba al palo. I rimpianti, a dieci dal termine del primo tempo, per gli uomini di Bucchi iniziano a diventare tanti. La frazione si chiude, dopo tre minuti di recupero concessi da Fabbri, con un colpo di testa di Glik su corner calciato da Ciano, ma il pallone sorvola la traversa.
Si riparte con tre cambi operati da Cannavaro che ridisegna il suo Benevento: dentro Schiattarella, Farias e Simy, fuori Foulon, Karic e Forte, subito fruttuosi perché il brasiliano giunge al pari con un facile tap-in di testa, su appoggio di Ciano, dopo il miracolo di Guarna su Simy. All’intervallo un cambio anche per Bucchi: dentro Pedro Mendes per Gondo. Partita che cambia totalmente inerzia, ora sono i sanniti a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo trainati dai nuovi ingressi ma sul più bello una nuova tegola in difesa coglie Cannavaro, costretto a fare a meno di Glik: problema all’interno coscia, dentro Pastina e cambi finiti al quarto del secondo tempo. Sostituzione anche nell’Ascoli al 62′: esce Dionisi, entra Bidaoui. Al 70′ è la volta dell’ex Eramo che rileva Collocolo. Proprio il neo-entrato sfrutta un errore in uscita di Acampora e tenta una rasoiata dal limite che impegna Paleari. Al 79′ tentativo da fuori di Letizia sugli sviluppi di un corner, tutto facile per Guarna. Gara ora in equilibrio, nessuna delle squadre si sbilancia. Ultimi due cambi per l’Ascoli: escono Caligara e Falzerano, entrano Salvi e l’altro ex di giornata Ciciretti. A quattro dal novantesimo brivido in casa giallorossa e miracolo di Paleari che neutralizza la zampata di Mendes con un fantastico colpo di reni: l’assistente però alza la bandierina, posizione irregolare. Brivido che corre anche lungo la schiena dei marchigiani quando al 90′ Improta approfitta di una indecisione di Botteghin e calcia a botta sicura centrando la traversa. Nel recupero testata tra Leverbe e Mendes, il centrale del Benevento perde troppo sangue e viene fasciato dai sanitari: giornata nera per i difensori giallorossi. Finisce così: pari all’esordio per Cannavaro, un tempo e un punto a testa per Benevento e Ascoli.