Veneziamestre, lavori in corso su solide fondamenta
L’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite. Il celebre detto coniato oltreoceano sembra sintetizzare perfettamente lo spirito combattivo di questo Venezia. Sebbene ad Avellino non siano arrivati i tre punti, e la seconda vittoria esterna consecutiva, l’impressione è che gli arancioneroverdi possano costruire la loro stagione dalle retrovie. […]
L’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite. Il celebre detto coniato oltreoceano sembra sintetizzare perfettamente lo spirito combattivo di questo Venezia. Sebbene ad Avellino non siano arrivati i tre punti, e la seconda vittoria esterna consecutiva, l’impressione è che gli arancioneroverdi possano costruire la loro stagione dalle retrovie. La solidità difensiva infatti è stata intaccata solamente da una distrazione nei minuti finali, quando la stanchezza ha forse giocato un ruolo decisivo. Subire il primo gol nei minuti finali della quinta partita stagionale per una neopromossa è comunque degno di soddisfazione, e la reazione alla perdita di Modolo nei primi minuti dell’incontro, ha evidenziato ancor più un sistema arretrato che sembra non subire come ci si sarebbe dovuto aspettare il salto di categoria. Ma se da un lato del campo le cose sembrano funzionare a dovere, altrettanto non si può dire della fase offensiva, in particolar modo quella di transizione. L’ “Unione” ha infatti dato più volte l’impressione di poter colpire in ripartenza, ma spesso il pallone è uscito dalla mediana con troppa lentezza, nonostante gli esterni, con Falzerano e Moreo, apparissero in serata. L’assenza di Bentivoglio, inoltre, non s’è fatta sentire fino al momento in cui i veneti sono passati in vantaggio, ma proprio nella fase del match in cui avrebbero dovuto tenere di più il pallone, è mancata una valida alternativa nel mezzo capace di rallentare il ritmo e far trascorrere gli ultimi minuti di gioco. Tre reti segnate finora, di cui una su rigore ed una da palla inattiva sono un bottino piuttosto scarno, ma questa squadra è costruita con una logica ed un’ossatura che ci si augura possa crescere enormemente durante la stagione. Restano alcune perplessità sullo scarso utilizzo, fino a questo momento, di due giocatori in particolare, Marsura e Mlakar. Se al primo qualche scampolo di partita è stato concesso, il secondo è ancora un’incognita per i tifosi lagunari, nonostante le ottime recensioni degli addetti ai lavori; ma in un campionato lungo e difficile come questa serie b, siamo sicuri che tempo per vederli all’opera ci sará. In particolare se Inzaghi dovesse decidere di cambiare modulo, scegliendo giocatori più pungenti negli ultimi trenta metri. Magari già da sabato, quando contro il Parma al Penzo serviranno maggiori idee per aver ragione della formazione ospite. Ma a quanto sembra dall’avvicinamento dei tifosi ed all’entusiasmo in costante crescita in città, anche la difesa inizia a far vendere biglietti, vediamo se ora l’attacco farà vincere le partite.
A cura di: Manuel Listuzzi