26 Ottobre 2022

Reggina, Fabbian: “Perugia? Con altri cinque minuti da giocare sarebbe finita diversamente”

Il talentuoso centrocampista amaranto torna sul KO incassato contro gli umbri nel weekend

Giovanni Fabbian, centrocampista della Reggina e tra le più piacevoli rivelazioni dell’attuale torneo cadetto, è intervenuto a “Momenti amaranto”, sulle frequenze di Videotouring, soffermandosi sull’impatto monstre avuto nella realtà amaranto e sulla recente sconfitta interna contro il Perugia. Queste – riportate da CityNow.it – le dichiarazioni del talento scuola Inter:

“Siamo stati un po’ disattenti e imperfetti, non come al solito, ma il campionato è lungo e ovviamente c’è tutto il tempo per recuperare. Accontentarsi anche di un pareggio? Noi scendiamo in campo sempre per vincere ed è giusto che sia così, aiutandoci l’uno con l’altro e cercando di essere sempre compatti. Così quando parti per arrivare al gol ed invece lo subisci può essere frustrante, però la mentalità deve essere sempre quella che il tecnico ci trasmette e quindi puntare al successo. Quando si perde non è mai colpa del singolo, certamente dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista, ma siamo una squadra nuova ed in tanti giochiamo insieme per la prima volta. Con altri cinque minuti di partita quella con il Perugia sarebbe finita diversamente e aggiungo che psicologicamente perdere 2-3 è diverso rispetto allo 0-3”.

“Sono sempre stato consapevole delle mie potenzialità, è stata invece una sorpresa per tutti. Io ambisco sempre a puntare al massimo con grande umiltà. Interno destro o sinistro? Non c’è differenza, ho fatto entrambi i ruoli nel mio breve percorso, mi adatto velocemente. Certamente posso migliorare ed avendo 19 anni ho tanta strada ancora da fare, il tempo ed il lavoro mi consentiranno di crescere”.

“A Reggio mi trovo benissimo, non conosceva la città e fino ad agosto non ero mai stato in Calabria, L’affetto del pubblico si fa sentire e lo apprezzo molto. La Nazionale? Lavoro giorno dopo giorno con grande umiltà e spero di raggiungere il massim, poi si vedrà”.