Bari, Cheddira: “Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Sulla nazionale…”
Le parole dell'attaccante biancorosso
Walid Cheddira, calciatore del Bari, ha parlato ai microfoni di socialmediasoccer.com:
“Il pallone della tripletta contro l’Hellas? L’ho portato a casa e lo conservo gelosamente per ricordare un bellissimo momento. Il Mister mi ha sempre dato fiducia e possibilità di dimostrare, ma devo dire grazie anche al Direttore Polito perché la scorsa estate ha puntato su di me nonostante i tifosi chiedessero il famoso attaccante da 15/20 gol. Loro due, insieme al Presidente De Laurentiis che è sempre accanto al gruppo, hanno puntato su di me e io voglio fare sempre di più per ringraziarli. Sono contento di come sta andando ma mancano ancora tante partite. So bene che mi chiamano così e so che lo stesso era stato per Barreto. I tifosi lo hanno “baresizzato” dal nome Pasqualino e quindi mi hanno associato a quello. Mi piace perché mi sento uno di loro. Quando sono arrivato qui lo scorso anno sono andato subito a visitare i luoghi principali. La Bari più caratteristica è Bari Vecchiama anche il lungomare e Via Sparano mi piacciono. Anche nelle zone limitrofe ci sono bellissimi posti come Polignano e Matera: Bari è un posto che offre tanto. Il mio rapporto con l’Italia è fantastico perché sono nato e cresciuto qui. Il mix tra la cultura italiana e quella marocchina che mi hanno tramandato i miei genitori secondo me crea un connubio perfetto che mi ha anche permesso di arrivare dove sono oggi e dove voglio arrivare in futuro. Inizio a muovere i primi passi nel Loreto grazie alla fiducia del Presidente Capodaglio e del mister Morriconi che mi hanno subito buttato nella mischia con i grandi da giovanissimo. Da lì inizia la mia, fino ad ora, non lunghissima carriera. Arrivo alla Sangiustese quando il Presidente Tosoni si innamora calcisticamente di me perché segnavo sempre contro la sua squadra (ride n.d.r.). Due anni splendidi con Mister Senigagliesi e poi il Parma del Direttore Daniele Faggiano. Da lì un giro di prestiti tra Arezzo, Lecco, Mantova e adesso il Bari con il Direttore Polito che mi ha voluto fortemente e ha creduto in me. Il mio gol più bello l’ho fatto in Serie D sul campo del Cesena con la maglia della Sangiustese. Una cavalcata per raccogliere l’assist e concludere con la palla sotto l’incrocio: quello è stato il mio gol più bello, fino ad ora. Però ogni gol ha un suo significato perché per gli attaccanti è sempre bello segnare, anche a porta vuota. Quello della Nazionale è un sogno. Secondo me rappresentare il proprio Paese è il punto più alto del calcio e farlo al Mondiale sarebbe qualcosa di importantissimo e speciale per me. Vestire la maglia del Marocco e rappresentare 40 milioni di persone mi ha dato una grande responsabilità e mi ha fatto tantissimo onore. Ho trovato un bellissimo gruppo e ora speriamo che possa arrivare la convocazione al Mondiale. Non conta pensare a quello che sarà dopo ma solo di partita in partita. Continueremo a lottare e dare il 100% ogni partita per renderli orgogliosi e felici: questa è l’unica promessa che mi sento di fare. Il supporto che abbiamo sempre in casa, ma anche in trasferta dove ci seguono con grande passione, è fondamentale. Noi daremo il massimo e gli chiedo di rimanere sempre uniti perché questo rende per primi orgogliosi noi giocatori“.