Cittadella, Magrassi: “Il primo gol in cadetteria un traguardo che mi rende orgoglioso”
Magrassi, attaccante del Cittadella, ha parlato della gioia del primo gol in B e non solo
Magrassi, attaccante del Cittadella e autore del gol con cui i granata hanno consolidato la vittoria contro il Perugia, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com:
Arriva il primo gol in Serie B: a mente fredda, che sensazione è stata?
“Non è mai un discorso di categoria, quando di gol che ci voleva, perché per un attaccante è importante segnare: e io non vedevo l’ora di farlo. Certo, aver poi trovato la prima rete anche in serie cadetta è un traguardo di cui devo essere orgoglioso, e la sensazione nel rivederlo in tv è stata strepitosa”.
E l’impatto con la Serie B, invece, come è stato?
“Quest’anno il campionato di B è iniziato molto presto, io ho perso le prime quattro giornate e il ritiro con il Cittadella, cosa che mi è dispiaciuta perché per me è importante fare il ritiro con il club con cui poi si gioca, ma sono sincero, per come si erano messe le cose non ci speravo neppure più nel salto che invece è arrivato proprio l’ultimo giorno di mercato. Sulla carta e sul campo è un torneo difficile, ci sono tanti club attrezzati e blasonati, risultati un po’ altalenanti vanno messi in conto, ma credo che noi come Cittadella si sia dimostrato, tutti, di potercela giocare contro chiunque. Come ho detto, partite facili non ci sono, ma noi diamo sempre il massimo”.
Il Cittadella, negli anni, aveva abituato a risultati altissimi, con una sorta di nuovo corso c’è forse solo da riprendere il ritmo. Obiettivi stagionali?
“Prima di tutto dobbiamo pensare a salvarci, poi il resto della stagione verrà da sé. Come ho detto, è un campionato molto difficile”.
E te hai deciso di ritornare in B, non di approdare visto che conti già una presenza, proprio nell’anno in cui il campionato è il più ostico degli ultimi anni…
“Essere nel campionato cadetto più complicato degli ultimi anni è per me un motivo di orgoglio in più, oltre poi che una grande opportunità che mi rende molto felice. È anche vero che il mio ritorno in B poteva esserci qualche anno fa, quando ero dell’Entella e i liguri militavano in questa serie, ma per svariate situazioni ci sono approdato solo quest’estate, a 29 anni. E non è stato facile, il mio percorso è stato molto tortuoso negli anni, sono ripartito da zero scendendo in Serie D, con tutti i rischi che questo comporta, perché la categoria non è affatto facile e il ritorno tra i professionisti è tutt’altro che scontato: essere però riuscito nella scalata mi ha fatto ritrovare la convinzione in me stesso, e chi pensava che non potessi stare tra i pro ha invece riscoperto fiducia nei miei mezzi”.
In tal senso, quanto è stata importante l’annata a Pontedera che due anni fa ti ha anche visto capocannoniere in C?
“Posso svelare questo aneddoto: dopo la firma con il Cittadella ho scritto a quelle poche persone che hanno inciso nella mia carriera, e tra queste c’era l’allora Dg granata Paolo Giovannini. La stagione a Pontedera ha alzato nuovamente su di me l’attenzione, mi sono confermato poi all’Entella e il resto è venuto da sé: ma a quel Pontedera devo molto. E anzi, approfitto per augurare il meglio a Giovannini, spero che con l’Arezzo (attuale club del dirigente, ndr) possa raggiungere i traguardi che si è prefissato”.