10 Novembre 2022

Bari, Zuzek: “Primi mesi in Italia molto difficili, ho fatto fatica ad ambientarmi. La Serie A sarebbe un sogno”

Zuzek e il suo periodo al Bari

Zan Zuzek ha raccontato i suoi primi mesi al Bari in particolare le sue difficoltà nell’ambientarsi in un nuovo paese. Di seguito le sue parole riportate Tuttobari:

“Non dirò di non essere soddisfatto. Il fatto è che il salto è stato abbastanza grande per me. Nonostante mi sentissi pronto per andare all’estero, in Italia ho incontrato molti ostacoli. Non è niente di serio, solo problemi classici quando si arriva in un nuovo ambiente. Mi ci sono volute alcune settimane per abituarmi a uno stile di vita diverso. In una lingua diversa. E soprattutto un modo diverso di lavorare, un modo diverso di formarsi. Tutto ciò ha avuto determinate conseguenze.

Adesso piano piano sto riprendendo la forma e credo che con le due partite che ho giocato non molto tempo fa ho dimostrato di poter giocare a questi livelli. Ecco perché sono calmo. Non ho paura di non avere occasioni. Sono sicuro che prima o poi verrà. Devo solo allenarmi duramente e lavorare sodo. Sono pronto a lottare per il successo. Ho sempre lavorato sodo. Mi è stata data un’opportunità che non voglio sprecare”.

Sul trasferimento che l’ha portato al Bari: “È passato davvero molto tempo dal momento in cui ho appreso per la prima volta dell’interesse del Bari fino al trasferimento finale. Nel frattempo ero già convinto che tutto sarebbe andato a buon fine e che sarei rimasto al Koper se non fossi andato in Italia. Tuttavia, ho cercato di stressarmi il meno possibile, perché non volevo essere troppo deluso se il trasferimento non fosse avvenuto davvero. Fortunatamente, alla fine i due club sono riusciti a riconciliarsi e sono davvero contento che sia stato così”.

Zuzek e le ambizioni del Bari: “La Serie A con il Bari sarebbe sicuramente una storia molto bella. Ma per ora siamo un club che non ha ambizioni eccessive per il primo campionato. Per il primo anno, c’è un obiettivo a lungo termine. La società ci ha dato due, tre anni per entrare nell’élite del calcio”.