Cessione Brescia, eventuali offerte al vaglio del tribunale. Cellino: “Sono senza parole”
Ulteriori novità sul complesso caso relativo al futuro del Brescia
Prosegue il momento di grandissima incertezza in casa Brescia, a seguito delle dimissioni di Massimo Cellino dalla carica di presidente del CdA biancoblu, nonché dell’annuncio dello stesso di voler cedere la società lombarda a causa delle note vicissitudini legali che, oramai da tempo, lo attanagliano.
In tutto questo, l’amministratore giudiziario, Pierangelo Seri, ha reso noto ieri, attraverso un comunicato, l’iter da dover seguire per chi volesse intavolare una trattativa per acquistare il club: una nota con cui il tribunale ha deciso di vederci più chiaro, visto che le intenzioni del patron delle Rondinelle non sarebbero state ancora precisate e con cui si afferma che, qualora dovessero pervenire delle offerte di acquisto, le stesse dovranno essere sottoposte al vaglio delle autorità.
Una mossa inattesa e che avrebbe fortemente spiazzato Massimo Cellino il quale, da Londra, aspettava una chiamata dallo stesso Midolo per discutere di un suo eventuale ritorno come presidente. L’imprenditore sardo, interpellato da Il Giornale di Brescia, ha manifestato il proprio disappunto, come riportato da TifoBrescia.it:
“Da una parte mi chiedono di rimanere, ma con questo annuncio improprio il mio lavoro sarebbe ancor più arduo. Sono senza parole. Questo è un grosso danno economico arrecato senza alcuna giustificazione. E’ come consegnare all’allenatore avversario la tattica di gioco prima di giocare la partita“.