Ternana, Mammarella: “Lucarelli al lavoro per trovare soluzioni offensive”
Il punto di vista di Mammarella
Carlo Mammarella, ex giocatore della Ternana e oggi club manager rossoverde, è intervenuto a AM Terni Television, a margine della trasmissione Luci al Liberati., soffermandosi sulla prima parte di stagione delle Fere. Questo – da TernanaNews.it – l’intervento dell’ex terzino:
“Sono retrocesse squadre importanti e in più vai a giocare a Bari, Palermo, con 30-40 mila persone, lo stesso a Genova. Si è creata una grande attenzione al campionato, ma la B è sempre la stessa. E’ normale che si incontrano giocatori di spessore, ma in ogni annata c’è stato questo. Più che altro è una B livellata verso l’alto, dove ci saranno più squadre nella lotta per la promozione”
Frosinone primo e Venezia in grande difficoltà: “Se il Frosinone riusciva a trovare continuità ed entusiasmo avrebbe fatto grandi cose e oggi lo sta dimostrando, è una squadra che gioca con spensieratezza. Ha un’idea di gioco ben chiara, in difesa Lucioni fa ancora la differenza perchè guida i compagni con grande lucidità. Il Venezia viene da una situazione, di un’idea di calcio che vediamo dalla scelta dei giocatori, usano un software. Società straniere non è mai detto che si trovi la situazione ideale per fare benissimo. Quando si innescano situazioni negative si fa più fatica, tanti stranieri, tanta gente che non conosce il campionato, l’allenatore è cambiato, diventa difficile da gestire la situazione”
22 punti dopo 13 giornate, soddisfazione o si poteva fare di più: “Secondo me è un risultato giusto che rispecchi quello che ha fatto la squadra. In 5 partite abbiamo raccolto il massimo, abbiamo raccolto meno nelle ultime 4, in mezzo c’è la partita col Genoa dove la squadra non ha meritato la sconfitta. Di fronte avevi squadre importanti, secondo me la squadra è arrivata in quelle partite, anche per degli infortuni, si è pagata un po’ di mancanza di lucidità. La sosta è arrivata al momento giusto, tanti giocatori sono stati recuperati”
C’è una partita dove la Ternana deve recriminare qualcosa: “Non parlo di torti arbitrali, ma il dispiacere più grande che ho avuto a fine partita era quella con il Genoa. Si era fatta una partita straordinaria bruciata per cinque minuti. L’ho rivista più volte la partita, tenendo conto dello spessore del Genoa, era quella partita che ti dava la spinta per affrontare le successive partite. La squadra ha accusato a livello mentale quella partita, è una mia valutazione”
Martella ha detto che nessuno calcia come te: “Anche lui calcia bene da fuori area, non l’ho mai visto battere punizioni o angoli e non posso esprimermi. Lui ha qualità, ci ha fatto esultare con gol dalla distanza”
Come è stata la tua esperienza a Terni: “Entusiasmante. Andai a vedere la partita l’Entella a Novara, il direttore mi fece conoscere Gallo, mi parlò del progetto ma avevo solo due anni a disposizione. E’ stata una grande sfida, perchè ero alla fine della carriera, poi c’erano persone con le quali avevo condiviso momenti importanti fuori e dentro dal campo, come Paghera, Casadei che lo ricordano più per gli errori commessi, ma è un ragazzo dallo spessore unico, quei giocatori che si vorrebbero sempre avere dentro lo spogliatoio. Poi quando trovi ragazzi che hanno voglia di seguirti, Defendi un capitano unico, si è creata la situazione ideale per fare qualcosa di grande”
Lucarelli ha lavorato molto sulla difesa, anche per via dei numeri negativi dello scorso campionato: “Quando lavori tanto in quel modo perdi qualcosa nell’essere più propositivo. Il dato finale è la percentuale tra i gol fatti e le occasioni create. La squadra sta dimostrando di essere più determinante. Aver dato però una chiara identità difensiva alla squadra è stato un grande passo. Poi si è chiaro, si può migliorare anche in fase offensiva e Lucarelli può inventarsi anche qualcosa di diverso. Lucarelli è stato sempre attento a trovare soluzioni diverse, anche quando vincevamo 5-0. In questo momento credo lui sia alla ricerca di più soluzioni offensive, dare più messaggi possibili al reparto offensivo per far crescere il dato di pericolosità, come tirare di più da fuori area che un po’ ci manca. Bisogna lavorarci ed è quello che sta facendo”
Chi può far male da fuori area: “Abbiamo diverse soluzioni. Di Tacchio anche a Salerno ne ha fatti diversi di gol da fuori area. Antonio può avere tranquillamente quel tipo di calcio. Sta mancando qualcosina Cassata, ma per lui è un discorso diverso, già con la SPAL si è iniziato a vedere un cambiamento da parte sua, aveva bisogno di riprendere confidenza con il campo. Da adesso in poi vedremo un gran Cassata, anche lui ha un buon calcio da fuori. Soluzioni ce ne sono”
Lucarelli può tornare al 4231: “Per me ci sono i componenti per poterlo fare, gli interpreti per poter pensare di fare un 4231. Poi magari devi scegliere il momento giusto, vanno fatte valutazioni più accorte, ma negli uomini è un modulo che può fare questa squadra”
Chi sono i tuoi terzini preferiti del campionato: “Un ragazzo che mi ha impressionato è Beruatto, abbina forza fisica e qualità nella giocate, con una facilità di corsa difficile da trovare. Sta pagando un po’ ora perchè voleva la Serie A. Parlerei però di Corrado, è difficile trovare un giocatore di questa caratura. Ha fatto il percorso giusto, due anni dove si è costruito, ha capito le sue potenzialità. Quest’anno si deve affermare, far sedere in panchina Martella significa che stai facendo qualcosa di straordinari. Lui mi ha entusiasmato perchè riesce a vedere il modo in cui si muovono i suoi compagni di squadra”
Quanto è stato difficile per Leone fare gli ultimi mercati dove ha chiuso grandi colpi come Favilli e Donnarumma: “E’ uno molto attento. Prima di prendere il giocatore lo va a conoscere lui di persona. Si fa 700 km per conoscere il ragazzo, per sentire come parla, se è un giovane per capire quali sono le sue ambizioni, se è esperto per capire le motivazioni. Il ruolo di direttore sportivo si è complicato, ma riesce sempre a mantenere quel modo di lavorare, mantenere il rapporto umano con ogni singolo ragazzo che sanno che possono contare su di lui. E’ sempre presente ad ogni allenamento, sente il ragazzo che si può arrabbiare. Ci sono direttori che vanno in giro per l’Italia senza concludere niente e non guardano questo aspetto molto importante”
La Ternana non ha ceduto nemmeno un titolare. Si può ripetere a gennaio o un pezzo pregiato può partire: “Il direttore si deve sempre confrontare con il presidente che è stato chiaro: il mercato che si fa da luglio ad agosto è quello che arriverà alla fine dell’annata sportiva. Credo sia così anche quest’anno. Poi è chiaro, qualcuno che ha trovato meno spazio o che si aspettava qualcosa di diverso può partire. Ma i pezzi pregiati sicuramente non partiranno”
E’ ipotizzabile un tandem Leone-Mammarella a Terni: “Non lo so. Io ho scelto questo percorso, sto facendo il corso sportivo dove si vanno capire dinamiche che prima non vedevo. Ma io sto lavorando con il direttore. Non è importante il titolo ma quello che si fa all’interno. Questo binomio già c’è, magari dovrà fare il corso da direttore generale”.