ESCLUSIVA PSB – Siega: “Che emozione l’esordio in B! Cittadella società serissima. Mi piace giocare mezz’ala”
Nicholas Siega è una mezz’ala molto rapida e forte tecnicamente, con ottimi tempi di inserimento, all’occorrenza esterno di centrocampo o offensivo. Il classe ’91, ha accumulato in carriera più di duecento presenze tra i professionisti, con le maglie di Casale, Pro Patria, Reggiana, Vicenza e attualmente Cittadella, condite da venticinque reti. Un centrocampista col vizio […]
Nicholas Siega è una mezz’ala molto rapida e forte tecnicamente, con ottimi tempi di inserimento, all’occorrenza esterno di centrocampo o offensivo. Il classe ’91, ha accumulato in carriera più di duecento presenze tra i professionisti, con le maglie di Casale, Pro Patria, Reggiana, Vicenza e attualmente Cittadella, condite da venticinque reti. Un centrocampista col vizio del gol, come dimostrato anche in questo inizio di stagione in serie cadetta, nel quale è andato a segno contro Ascoli e Pescara. Un giocatore arrivato forse tardi sul palcoscenico della B, nonostante le ottime qualità. Oggi si racconta in esclusiva a PianetaSerieB.
Ciao Nicholas, nella scorsa stagione hai vestito la maglia del Vicenza, è stato il tuo esordio in Serie B. Purtroppo a livello di squadra non è andato nel migliore dei modi, con quattro sconfitte nelle ultime quattro giornate siete retrocessi, ma, a livello personale, che emozioni hai provato alla prima stagione nei cadetti?
Dopo tanta Lega Pro, dove ho fatto bene ma per vari motivi non sono arrivato prima, il salto di categoria è stato molto emozionante. Devo ringraziare sicuramente il Vicenza che mi ha dato questa bellissima opportunità, peccato solo per la stagione deludente.
Cittadella è forse una delle piazze migliori per lavorare bene e in tranquillità, senza pressioni, con un allenatore che è bravo a coinvolgere tutti i componenti del gruppo e che gioca un buon calcio. Come procede il tuo ambientamento al secondo anno in B?
L’anno scorso è stato sfortunato sia a livello di squadra che personale, avendo avuto un infortunio che mi ha tenuto a lungo fuori e mi ha fatto giocare poco. Quest’anno mi sto trovando alla grande a Cittadella, ringrazio il mister e il direttore Marchetti che hanno creduto nelle mie qualità. E’ una bella piazza e la società è serissima, si può fare bene e pensare solo al calcio.
Avete bloccato sul pari il Perugia e battuto Empoli e Pescara, tutte squadre tra le favorite alla promozione; questo Cittadella può ambire a qualcosa in più della salvezza, come fatto nella scorsa stagione; è scattato qualcosa nella vostra testa?
Ero consapevole di arrivare in una buonissima squadra, hanno mantenuto l’ossatura dello scorso anno, nel quale hanno raggiunto i play off, e questo è certamente un vantaggio. Siamo partiti bene, dobbiamo pensare partita per partita, la salvezza è il primo step, poi con il lavoro e la continuità può arrivare qualcosa in più.
In carriera hai giocato per il Casale, la Pro Patria, la Reggiana ed il Vicenza, di quale di queste piazze conservi un buon ricordo, sia personale che calcistico?
In generale conservo un buon ricordo di tutte le piazze dove ho giocato. A Casale ho esordito tra i professionisti e mi sono fatto conoscere ed apprezzare, facendo tre anni importanti. La consacrazione è arrivata alla Reggiana, lì mi sono guadagnato il salto di categoria. A livello di tifoseria Vicenza non ha eguali.
Ora stai ricoprendo il ruolo di mezz’ala e con ottimi risultati, ma all’inizio della tua carriera hai spesso ricoperto il ruolo di esterno di centrocampo o offensivo. Dove preferisci giocare?
Si inizialmente facevo l’esterno di centrocampo o d’attacco. Mi sono poi adattato a fare la mezz’ala e mi piace molto, mister Venturato mi mette a mio agio e mi fa apprezzare il ruolo. Sono molto duttile e mi adatto alle varie situazioni pur di aiutare la squadra e mostrare le mie qualità.
Hai fatto tanta gavetta in Serie C; ora che sei in B, noti differenze sostanziali tra le due categorie?
Personalmente in Serie B ho trovato un campionato molto equilibrato e livellato, puoi perdere e vincere con chiunque, la classifica non fa testo. In C le squadre più toste sono quelle ovviamente che lottano per la promozione e tanti giocatori potrebbero, per le loro qualità, fare molto bene in B.