Parma, Pecchia: “La squadra avrebbe meritato di più, il risultato brucia”
Tutta l'amarezza dell'allenatore crociato
Al termine del derby perso contro il Modena l’allenatore del Parma Fabio Pecchia ha analizzato la gara del “Tardini” in conferenza stampa.
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Ecco le sue dichiarazioni, riprese da Forzaparma.it:
“Oggi il risultato brucia, dovevamo gestire l’evento negativo con più consapevolezza. C’è grande delusione, perché la partita l’abbiamo fatta. Le aspettative erano diverse anche da parte del pubblico e della città. Adesso però rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo. La sconfitta brucia ma la prestazione c’è stata e deve rimanere negli occhi dei ragazzi. Nel primo quarto d’ora abbiamo fatto molto bene.
L’approccio come solito fare, che è tipico nostro, poteva portarci a fare due gol: uno con Man. Sul gol abbiamo perso il campo, per tutto il resto poi essendo sotto di due è stato difficile. La squadra avrebbe meritato di più e per quanto è stato fatto sul campo avremmo meritato il pareggio. Chi è entrato ha fatto bene, chi ha vinto ha avuto merito. Loro hanno fatto due gol, noi uno su rigore e hanno avuto ragione.
Sohm? La catena con Delprato stava dando risultati, dovevamo attaccare di più l’area perché Man da sinistra è entrato con pericolosità. Mi è piaciuta la sua partita. Bernabé? Deve riprendere la migliore condizione, lui più basso mi serviva per gestire la palla e tenerlo in campo per più tempo. Ha fatto bene da centrocampista, si è infilato un paio di volte con conclusioni. Oggi abbiamo creato tante situazioni, abbiamo avuto un bell’approccio e se facciamo gol diventa un vantaggio per noi giocare in un certo modo. Ripeto, avremmo meritato di più.
Non è stata paura, è un sentimento che non deve toccare i ragazzi. Saremmo dovuti essere più bravi a gestire l’evento negativo, poi ci siamo ripresi anche se eravamo sotto di due gol ed è stata una cavalcata complicata. E’ un aspetto sul quale bisogna lavorare. La linea in occasione del primo gol poteva lavorare in maniera diversa. Così come in occasione del secondo.“