La voce del tifoso – Il VeneziaMestre inizia a sognare
Impossibile avvicinarsi al Penzo questo sabato, senza sentire i nomi di Maniero e Recoba. Sono nell’aria, e nel mare. VeneziaMestre-Empoli, quasi vent’anni dopo. Cross del Chino, tacco al volo del superpippo locale, rimonta completata nonostante l’inferiorità numerica; “Unione” che da quel momento comincia una poderosa scalata in classifica che la porterà ad un’insperata quanto comoda […]
Impossibile avvicinarsi al Penzo questo sabato, senza sentire i nomi di Maniero e Recoba. Sono nell’aria, e nel mare. VeneziaMestre-Empoli, quasi vent’anni dopo. Cross del Chino, tacco al volo del superpippo locale, rimonta completata nonostante l’inferiorità numerica; “Unione” che da quel momento comincia una poderosa scalata in classifica che la porterà ad un’insperata quanto comoda salvezza. Nel vaporetto che ci porta a San’Elena sembra che tutti fossero presenti in quel freddo pomeriggio del 1998, ognuno ricorda aneddoti e sensazioni, in uno di quei momenti che restano impressi a fuoco nella mente dei tifosi. La vittoria di sabato del Venezia Fc probabilmente non avrà la stessa importanza, ma la sensazione che da qui possa nascere una stagione ricca di soddisfazione c’è eccome.
Pomeriggio plumbeo ed umido in laguna, ottima cornice di pubblico come ultimamente è abitudine; dopo anni in cui nelle tribune si vedevano più familiari e amici dei giocatori che altro, è un’altra piccola grande soddisfazione per il presidente italo-americano. Inizio sprint dei toscani, possesso palla e velocità fanno capire subito ai padroni di casa cosa significhi essere i favoriti per la promozione. Arancioneroverdi in affanno nei primi quindici minuti, ma ancora una volta, concentrazione e compattezza permettono di superare le prevedibili difficoltà, dalle quali esce una partita equilibrata e divertente, nonostante le poche occasioni da rete da ambo le parti. Momento importante alla mezz’ora, quando gli ospiti perdono la punta Donnarumma per infortunio, e da quel momento l’attacco toscano faticherà parecchio a trovare le giuste trame per impensierire una retroguardia lagunare sempre più precisa e puntuale. Veneziamestre che controlla il ritmo senza sbilanciarsi, ma che in un paio di situazioni dà l’impressione di poter sfondare le barriere biancoblu. Si va all’intervallo, la curva applaude l’ “Unione” che è ancora pienamente in partita, ed anche questo weekend la dimostrazione di potersela giocare alla pari con chiunque è compiuta. La ripresa segue lo stesso copione del primo tempo, ma l’Empoli sembra non cercare il gol con molta convinzione e gli spazi si fanno sempre più angusti. Dagli spalti qualcuno chiede ad Inzaghi di azzardare di più, ma i cambi seguono la logica degli ultimi incontri, fuori Zigoni e Marsura, dentro Geijo e Moreo. Ma quando la partita sembra incanalarsi verso il più classico degli 0 a 0, sulla sinistra il neoentrato Pinato scappa in velocità e, proprio mentre dalla sud la sciarpata arancioverde accompagna il “Pope”, serve al centro un liberissimo Moreo, che a tu per tu con l’estremo difensore toscano non sbaglia e fa esplodere un Penzo in versione sudamericana.
Sono tre punti pesantissimi per il VeneziaMestre, ma sebbene Inzaghi si vestirà da pompiere in conferenza stampa parlando dei punti che mancano alla salvezza, la mente dei tifosi tende a guardare in alto piuttosto che alle spalle e questo entusiasmo può solo portare a maggiore consapevolezza nei propri mezzi, che dopo quasi un quarto di campionato sembrano non essere così esigui. Se questa squadra potrà lottare fino alla fine per qualcosa di importante ce lo dirà solamente il tempo, ma la sensazione è che ci troviamo di fronte a quella che una volta sarebbe stata definita una compagine di “categoria”, arcigna, ordinata ed a tratti di buona qualità tecnica. I lagunari hanno già affrontato quattro squadre candidate alla promozione in questo inizio di stagione, Bari ed Avellino in trasferta, Empoli e Carpi in casa, ottenendo dieci punti su dodici, e la verità è che in tutte le occasioni la prestazione è stata all’altezza, magari non brillante esteticamente, ma di certo concreta; è altrettanto vero che immaginare un campionato intero a questi livelli di intensità appare complicato, ma se a gennaio dovessero arrivare un paio di pedine importanti, un mediano ed un centravanti in particolare, il sogno potrebbe continuare.
All’uscita dalla curva sud la gioia dei supporter arancioneroverdi per il primato si mescolava all’impazienza di rivedere i propri beniamini di nuovo all’opera, e l’appuntamento è già fissato a domani sera, quando a Cittadella andrà in scena il primo derby dal ritorno in cadetteria. Considerando la mole di gente che si scambiava promesse di appuntamenti sembra che si tratterà di un mini esodo lagunare, ed a pensare a quanto fosse complicato organizzare persino un’auto per le trasferte a Rovigo o Este solo pochi anni fa, scappa un piccolo sorriso…
Ma se in città qualche fantasma si paventa nell’attesa della presentazione del nuovo stadio che sembra non arrivare mai, la tifoseria unionista si riscopre positiva e trascinante, atmosfera figlia di una fiducia in una dirigenza ed in uno staff tecnico che stanno andando aldilà di ogni più rosea aspettativa.