Cittadella, Marchetti: “Momento difficilissimo. C’è un problema di atteggiamento. La colpa è di tutti, non solo di Gorini”
Le parole di Stefano Marchetti sul momento del Cittadella
Il DG del Cittadella Stefano Marchetti ha parlato così ai microfoni de “Il Mattino di Padova” circa il momento dei veneti. Di seguito le sue parole:
“Che sia un momento difficile è indubbio, e forse “difficile non rende: è difficilissimo. Che sia il peggiore non saprei, ne ho vissuti tanti. Bisogna guardare in faccia la realtà e reagire, ma non soltanto a parole, come sto facendo io adesso, perchè le parole le porta via il vento. Bisogna parlare con i fatti”.
“C’è un problema di atteggiamento, ma non soltanto dei giocatori, di tutto l’ambiente. Aver fatto bene per anni non significa che non possiamo soffrire. E se accetti la sofferenza ne vieni fuori, forse. Se invece ti lasci andare, no. Negli anni ho visto diverse squadre scese dalla Serie A che sono subito retrocesse in C. Ecco perchè occorre lavorare sulla testa. Adesso la situazione è questa, ma manca tutto un girone di ritorno, una vita intera. Oggi è giusto che ci prendiamo le critiche, e tuttavia non è ancora il momento del de profundis. Per i funerali, aspettate prima che siamo morti. Invece ho sentito e letto commenti che fanno pensare che si voglia solo distruggere questo fatto.
Marchetti, la domanda su Gorini e le responsabilità di tutti
“Gorini non è il problema. Qui non abbiamo questo modo di ragionare: sarebbe troppo semplice comportarci come il 99% delle altre società, individuando subito un colpevole. Le colpe sono di tutti: mia, sua, dei giocatori. Posso anche dirvi che se assistete ai nostri allenamenti, tutti viaggiano a tremila all’ora. I problemi escono in partita, nel riuscire a tirare fuori quello che abbiamo dentro e che non emerge per mille motivi, a cominciare dall’ansia e dalla paura, che poi ti portano a prendere goal al primo errore commesso
Su Danzi: “Sarebbe comodo attaccarci a quell’alibi, giustificando la sconfitta col Sudtirol col fatto che abbiamo giocato in dieci. Danzi ha sbagliato, ma è un professionista serio, che darebbe l’anima per questa squadra, ed è stata proprio questa voglia a fargli commettere una pazzia non comprensibile, impedendogli di frenarsi. Ecco perchè dico che occorre lavorare sulla testa. Non è semplice, e per farcela tutto l’ambiente deve essere con noi, ma cerchiamo di avere un minimo di positività. Pensate al Cosenza, che l’anno scorso era in una situazione drammatica, ne era consapevole e si è salvato. Sul mercato non so cosa accadrà ma cercherò delle soluzioni. Io però sono stra-convinto che questo non sia un gruppo scarso, anzi: è lo stesso dell’anno scorso con degli innesti di categoria, il suo vero valore non è questo. Certo, ci sarà da soffrire fino alla fine. Con coraggio e pazienza. Ma mi darebbe fastidio se a Cittadella non lo comprendessimo. E’ il grande insegnamento che ci ha lasciato Angelo Gabrielli, la capacità di vedere il buono anche nel brutto”.