Genoa, Sturaro: “Vivo il Grifone come qualcosa di personale. Gilardino ci ha alleggerito”
Le parole di capitan Sturaro sul momento del Genoa
Una vita dedicata al Genoa e una sola bandiera nel cuore. É la storia di Stefano Sturaro, leader, simbolo e capitano del Grifone che di recente è rientrato da un lungo infortunio ed è tornato lì in mezzo al campo. Intervistato da Il Secolo XIX, Sturaro ha parlato del momento dei rossoblu e degli obiettivi della stagione.
Ecco le parole di Sturaro:
“Le nostre esultanze a fine partita sono nate per caso. Dalla vittoria con il Sudtirol, ci siamo abbracciati in 3 o 4, poi si sono aggiunti altri compagni. Ci siamo parlati, abbiamo detto che l’atteggiamento messo in campo era quello giusto. Poi siccome siamo scaramantici abbiamo deciso di rifarlo. Il nostro è un gruppo molto unito. Ci sono anche ragazzi forse poco citati che però sono fondamentali perchè sempre disponibili a sacrificarsi, è ovvio che poi ci sia chi è più contento e chi meno. A volte ci diciamo che il gruppo è troppo unito, in fondo qualche momento di nervosismo potrebbe anche essere positivo. Abbiamo attraversato un momento difficile, ma il gruppo è rimasto aggrappato alla possibilità di continuare a giocarci qualcosa di davvero importante. Dall’inizio sappiamo di dover provare a vincere il campionato, e quando ci sono i momenti difficili si sente tutto il peso di quello che siamo e dobbiamo fare. Vivo il Genoa come qualcosa di personale, ne faccio quasi una questione di vita. Questa cosa in alcuni momenti è un pregio, in altri un difetto. Cerco di essere a disposizione e di dare il massimo, dentro e fuori dal campo”.
Capitolo mister
“Ritengo Blessin un allenatore in gamba, non c’è mai stato nessun problema tra tecnico e squadra. Quando abbiamo cominciato ad avere i primi problemi, noi in primis, e poi lui e il suo staff, non siamo riusciti a trovare una soluzione. Siamo entrati in un tunnel con ansia e negatività e ne abbiamo risentito. Siamo dispiaciuti perchè umanamente eravamo legati a lui. Ho sentito tanto il peso di non poter essere d’aiuto nella prima parte di stagione. Ora è un mese che mi alleno e mi sento parte vera della squadra, ma devo continuare per ritrovare condizione, sette mesi di stop sono tanti. Gilardino? Ci siamo un po’ alleggeriti dopo un momento davvero pesante. Ci siamo anche sentiti un po’ all’ultima spiaggia, poi il mister è stato bravo e intelligente a capire dei piccoli dettagli che hanno fatto la differenza. Quando poi inverti la rotta riesci a fare risultati anche soffrendo, arriva la fiducia e riesci a svoltare. Mercato? Chiunque dovesse arrivare sarà il benvenuto, in particolar modo Mimmo Criscito. Chi arriva dovrà integrarsi in un gruppo che rema nella stessa direzione che va verso un obiettivo importante. Contro il Bari sarà dura, è una squadra forte e con un’identità, e poi saremo in uno stadio pieno e caldo. Ci prepariamo al meglio per andare a fare risultato”.