Parma, Pecchia: “Venezia squadra simile a noi. Nessuno finora ci ha messo alle corde”
Le parole di Fabio Pecchia in vista della sfida col Venezia
Fabio Pecchia, tecnico del Parma, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match in programma contro il Venezia. Queste – riportate da ParmaLive.com – le dichiarazioni del trainer gialloblu:
“Per me la partita più importante è sempre quella che viene. Il Venezia ha un gruppo che l’anno scorso ha fatto la A e ora si trova in una posizione non semplice. Tutti vorranno giocarsela nel migliore dei modi. Sarà una gara diversa da quella contro la SPAL”:
“Abbiamo qualcosa di simile, sono una squadra con tanti giocatori stranieri. Forse le uniche due del campionato cadetto. Ma conta fino ad un certo punto. Però ci sono tanti giocatori in evoluzione, giovani e nuovi. Ha cambiato sistema ed allenatore, gioca in maniera diversa da noi per la disposizione dietro. Ma dal cambio di allenatore hanno avuto un cambio di passo. In mezzo al campo hanno forza e accompagnano bene l’azione, poi davanti sono veloci”.
“Non so fino a che punto fare paragoni con la scorsa stagione. Mi interessa poco dell’anno scorso, tutto è storia. Per come vengono distribuiti i punti, si può raggiungere l’obiettivo. I 26 punti di quest’anno hanno un valore diverso rispetto allo scorso anno. Il cambio passo è quello delle vittorie, dobbiamo giocare per i tre punti. Poi c’è stato il percorso in Coppa Italia dove possiamo fare uno step importante nel prossimo turno, e questo servirà ai ragazzi. Per ottenere i risultati serve continuità nelle vittorie”.
“Anche per noi le attese erano diverse. Non abbiamo mai speculato, mai nessuno ci ha messo alle corde per novanta minuti. Abbiamo commesso degli errori ed il fatto che sia successo in casa dà dispiacere. Soprattutto per il Modena, perché era il derby, si stava alimentando qualcosa di importante e invece abbiamo fatto un passo indietro. C’è dispiacere ma c’è voglia di lavorare e stare dentro alla corsa. C’è l’intenzione di capire perché non riusciamo a fare risultato pieno. Al Tardini non ho mai visto la mia squadra bloccata, non è mai successo, però è un discorso di atteggiamento delle altre squadre, che arrivano al Tardini e giocano in maniera differente”.
“Senza parlare del risultato, che si vince va bene e si perde va male, io vedo una squadra con un’identità ben precisa e ben chiara. Mi dà grande soddisfazione. La partecipazione quotidiana ed in partita mi dà fiducia ma anche rabbia. E’ stato raccolto troppo poco per quello che è stato fatto”.
“Non ho mai parlato di fortuna o sfortuna. Sul caso di Vazquez però qualcosa ho dovuto dire. In diciotto partite, uno può sbagliare, ma quante volte hanno salvato tiri sulla linea, anche con il ginocchio come domenica, che può succedere che poi finisca dentro, perché Franco l’ha colpita bene. Si può solo insistere e cercare di migliorare per portare a casa il risultato”.
“Manca fame ai nostri attaccanti? Sono d’accordo, assolutamente. Però noi fino alla trequarti ci arriviamo bene e poi ci mancano forse gli ultimi dieci metri. Arriviamo a ridosso del portiere tante tante volte. Possiamo parlare di qualità o di fame, ma io dico che quello che facciamo al momento non è sufficiente per vincere le partite. Le altre squadre con molto meno portano a casa il risultato. Non superano la metà campo e portano a casa il risultato. Quello che facciamo noi non basta, magari servirà essere più “sporchi” e dobbiamo lavorarci. Non portare a casa i risultati quando hai del materiale è un grande dispiacere. Poi la possiamo definire fame o cattiveria, vedete voi”.
“Come ci siamo organizzati per Natale? Ci alleniamo (ride ndr). Due allenamenti al mattino, sembreranno giorni normali, ma è un giorno pre-gara per noi. Domani ci sarà allenamento poi i ragazzi potranno stare con le famiglie. A Natale ci sarà la rifinitura, poi partiamo per Venezia”.
“Chichizola-Osorio? Questi episodi li analizzo fino ad un certo punto. Nelle ultime due gare giocate non ricordo grandi situazioni nella nostra area o interventi di Chichizola. Non ricordo errori tattici o situazioni in cui la linea ha lavorato male o sbagliato. Sono episodi che capitano, purtroppo. Fa parte dell’attenzione, l’abbiamo persa e l’abbiamo pagata a caro prezzo. Osorio viene da un momento di prestazioni importanti, anche domenica ha fatto bene”.
“Io valuto le prestazioni ed in entrambi i casi le partite sono state fatte con qualità e sostanza. La squadra l’ho vista equilibrata in campo e che crea tanto. A Brescia abbiamo segnato, domenica no. E’ una soluzione che ci ha dato risultati a mio avviso, potremmo utilizzarla ancora. Ma ci sono tre giorni di lavoro davanti, però mi piace come ho visto la squadra. Poi nel finale abbiamo cambiato in corsa e questo mi piace molto”.
“Abbiamo tre giorni di lavoro ancora. Benek credo possa essere del gruppo perché si è allenato bene, Romagnoli domenica ha avuto un assaggio di ritorno, ha fatto un’altra settimana piena e quindi ci sarà. Vedremo Camara ma è più complicato, poi niente di nuovo. Charpentier ha un discorso diverso, viene da uno stop molto lungo, sta lavorando con noi ma servono tutte le cautele del caso. Si è inserito ma è tanto tempo che è lontano dal gruppo”.
“Per quello che è stato il nostro percorso, anche se per me i bilanci vanno fatti alla fine, forse la parola che più ricorre è “continuità”. Ma nel risultato, non nella prestazione, perché vedo la squadra che a parte Benevento ha sempre fatto la prestazione. La continuità di risultati è il rammarico più grande per quello che è stato il nostro cammino”.