Palermo, Brunori: “In città avverto intorno a me tanto affetto”
Le parole del capitano del Palermo
Matteo Brunori è stato intervistato da “La Repubblica”. Diversi i temi trattati dal capitano del Palermo, che ha tracciato un bilancio personale dell’anno che si è appena concluso. Ecco le sue parole, riportate da mediagol.it
“Ho lavorato sodo, ma questo non basta. Nel percorso di un giocatore ci sono annate che lavori di più e magari raccogli meno. Questa volta tutto ha funzionato alla perfezione e la promozione è stata il culmine di tutto. All’inizio non me lo aspettavo, lo sognavo soltanto. Poi, man mano che passava il tempo, vedevo il traguardo sempre più vicino e ho iniziato a volare sulle ali dell’entusiasmo. Il calore di Palermo ha contribuito tantissimo a fare in modo che quello che inizialmente sognavo alla fine è diventato realtà. È stato tutto fantastico, un percorso bellissimo a coronamento di un’annata straordinaria per me, ma anche per tutto il Palermo. Per i tifosi, i miei compagni e per la società”, le sue parole.
IL BILANCIO – “Se c’è un momento nel quale si potrebbe condensare questo mio spettacolare 2022? Mi vengono in mente i giorni che hanno preceduto la finale dei play-off contro il Padova. Mi sono sposato il 10 giugno e due giorni dopo è arrivata la promozione in serie B. Quindi metto insieme matrimonio e finale come i due eventi più importanti della mia annata. Non esiste un’età specifica per esplodere. C’è chi lo fa a 22 anni e chi a 30 come, ad esempio, Caputo. Lo stesso Toni è maturato tardi e ha dato il meglio quando è arrivato al Palermo. Francamente sono contento di avere avuto questo exploit e poco importa se poteva arrivare 3 o 4 anni fa. Anzi, sono felice di averlo avuto nel Palermo”.
FUTURO – “Se questa estate ho mai pensato di lasciare Palermo? No, mai. Sono stato chiaro da subito. Ho parlato con Castagnini che all’epoca era il direttore sportivo e gli ho comunicato la mia scelta. Volevo rimanere a Palermo. Bisognava trovare l’accordo tra le società, ma io non ho mai avuto dubbi su dove volevo giocare. E il futuro dove lo immagino? Anche il mio futuro è a Palermo. Sogno di fare un percorso come quello dell’anno scorso e raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile. Anche mia moglie è felice. All’inizio andare lontano da Perugia dove viviamo non è stato facile, ma adesso si ambientata e viviamo alla perfezione la nostra quotidianità”
STAGE AZZURRO – “La chiamata di Mancini? Se devo essere sincero inizialmente ho pensato a uno scherzo. Ero a casa quando mi hanno chiamato e non ci credevo. Giocare in nazionale è il massimo. È stata une grande emozione che ho subito condiviso con mia moglie e la mia famiglia. Mancini è stato molto discreto con tutti. Non ho avuto l’opportunità di parlare a fondo con lui, ma quei giorni sono stati un mix di grandi emozioni: Coverciano, vestire quella maglia. È stato tutto bellissimo. Una toccata e fuga o sono andato a Coverciano per tornarci? L’ambizione di ogni giocatore è quella di arrivare in nazionale per restarci. Per tornare a Coverciano devo fare bene in rosanero”.
CITY GROUP –“Sento alle spalle un club importante che non ci fa mancare niente. Abbiamo tutto per lavorare bene e questa è una responsabilità in più che si aggiunge a quella già importante di giocare in una città come Palermo. Nel ritiro di Manchester, negli spogliatoi del City, mi sono seduto nel posto occupato da Haaland? Abbiamo visto un mondo diverso. Strutture magnifiche, campi stupendi. Emozioni che puoi toccare con mano entrando anche in quello spogliatoio di campioni”.
I TIFOSI –“L’amore che sento in città è una delle cose che mi hanno spinto a rimanere a Palermo. Se vado in giro con mia moglie, se esco con i compagni avverto intorno a me tanto affetto. Naturalmente aumentano le responsabilità, ma è il bello di giocare qui. Quando le cose non vanno bene è giusto che ci sia pressione, ma quando arrivano i risultati Palermo è il massimo. Che effetto mi fa essere accostato ai grandi attaccanti del passato rosanero? È una grande soddisfazione che mi dà la carica per continuare a fare sempre di più”