L’agente di Esposito: “Trattativa più squallida della mia carriera, non voglio più avere a che fare con Tacopina”
La dura replica dell'agente di Esposito dopo le dichiarazioni odierne di Tacopina
Mario Giuffredi, agente di Salvatore Esposito, ha risposto alle pesanti dichiarazioni rilasciate nelle scorse ora da parte di Joe Tacopina: il patron della SPAL, infatti, aveva accusato l’oramai ex capitano estense di un comportamento poco professionale, propedeutico ad agevolare il suo passaggio allo Spezia.
Queste – riportate da TMW – le dichiarazioni del noto procuratore sulla vicenda:
“Faccio una premessa voglio ringraziare il presidente dello Spezia e i dirigenti nelle persone di Macia e Melissano per la pazienza e la correttezza che hanno avuto in questa trattativa e per aver dimostrato grande voglia di acquistare Salvatore”.
“Faccio questo lavoro da dodici anni, penso di farlo da diverso tempo a livelli importanti e di aver fatto trattative di rilievo. Ma questa è stata la trattativa più squallida e inelegante che abbia mai fatto nella mia carriera da agente. Alla conclusione di questa trattativa mi sono fatto una promessa: non avere a che fare con Joe Tacopina e non parlarne mai più perché non spreco il mio tempo dietro ad un personaggio del genere. Viste le sue dichiarazioni mi sembra però doveroso per tutelare il mio calciatore e fare chiarezza”.
“Agli inizi di settembre il Direttore Lupo di cui ho una profonda stima e ringrazio pubblicamente per la correttezza e la pazienza avute in questa trattativa mi ha chiamato dicendomi che puntavano fortemente su Salvatore certi che avrebbe fatto il salto di qualità. Quindi mi hanno proposto di rinnovare il contratto visto che aveva un solo anno e poteva andare a scadenza. Abbiamo accettato ben volentieri di rinnovare visto che ho trovato un dirigente che credeva fortemente in Salvatore e insieme avremmo potuto creare un percorso che lo avrebbe portato in Serie A. Ho deciso di rinnovare alla condizione che se fosse arrivata la proposta di fare il salto, se ci fossero stati i presupposti la società avrebbe dato via il calciatore per fargli coronare il suo sogno di andare nella massima serie. A novembre è iniziata la trattativa con lo Spezia, il direttore Lupo è stato messo al corrente da me di ogni minimo passo. Quando abbiamo iniziato la trattativa Tacopina non ci ha mai detto che era incedibile, ne faceva solo una questione economica per mettere a posto i bilanci del club. Se ci avesse detto che non lo avrebbe fatto partire, avrebbe disatteso l’impegno preso in fase di rinnovo ma avremmo potuto comprendere visto che era arrivato De Rossi con cui Salvatore sarebbe rimasto volentieri e non avremmo creato alcun problema. Parlando con me direttamente il Presidente ha detto che poteva andare via a condizione che alla SPAL arrivassero quattro milioni, non euro di meno ed è stato accontentato senza neanche dirmi grazie per il contributo portato al club. La trattativa è durata due mesi, il calciatore si è sempre allenato correttamente da leader e capitano facendo prestazioni importanti invogliando lo Spezia a credere sempre più in lui. Il comportamento a differenza di quanto ha detto è stato ineccepibile”.
“Chiarisco bene pure questa vicenda. La professionalità del ragazzo non deve essere intaccata in alcun modo. La SPAL giorno 26 giocava in casa l’ultima partita di campionato e Salvatore era squalificato. Non ricordo bene se il 23 o il 24 dicembre, il ragazzo è andato a Brescia a consegnare i regali alla famiglia sapendo di non trascorrere il Natale con i suoi cari perché nonostante fosse squalificato voleva stare accanto alla squadra. Ma non si è presentato perché ha iniziato ad avere la febbre tant’è che è stato inviato un certificato medico alla SPAL attestante i sintomi influenzali. Non vedo il comportamento non corretto a cui riferimento il presidente della SPAL. Una persona dell’età di Tacopina dovrebbe dire sempre la verità, questi ragazzi potrebbero essere suoi figli. E non credo che sia coscienzioso sparare a zero su un ragazzo nato e cresciuto nella SPAL dove ha dato e ricevuto tanto. Ad ogni cosa inesatta da questo momento replicherò puntualmente, sono pronto a fare qualsiasi tipo di confronto sui fatti della trattativa. In più Tacopina ha preteso che il calciatore rinunciasse a 120.000 euro lordi e che io personalmente rinunciassi a 220.000 euro netti di commissioni maturate. Cosa che abbiamo fatto affinché avvenisse il trasferimento. Dopo ciò non parlerò più di Tacopina, tutti sanno chi è lui e chi è Mario Giuffredi. Le conclusioni le lascio a chi legge e mi auguro che lo stesso Tacopina metta a disposizione le risorse per fare un grande mercato per rispetto dei tifosi della SPAL e del suo allenatore Daniele De Rossi che ci mette tanto cuore, a maggior ragione dopo che è stato venduto Salvatore. Spero che la squadra conquisti una salvezza tranquilla. Inoltre ci tengo a ringraziare Fabio Lupo e Andrea Gazzoli per professionalità, correttezza e pazienza dimostrate”.
“Nella mia vita le chiacchiere le ho sempre lasciate fare agli altri. Sia sul mio conto che sugli aspetti professionali. Ho sempre fatto parlare i fatti. Non credo di fare questo lavoro per molti anni, ma finché deciderò di continuare a farlo i miei assistiti dovranno comportarsi in modo esemplare verso chi li paga. Ma chi li paga deve portargli rispetto per le persone che sono. Se un mio giocatore mancherà di rispetto al club di appartenenza sarò il primo ad intervenire come ho già fatto in passato in alcuni casi, come ad esempio Veretout. Basta chiedere ai dirigenti della Roma”.