Ascoli, Bucchi: “Buchel è fuori dal mercato. Vogliamo ribaltare questa situazione”
Il tecnico dell'Ascoli, Cristian Bucchi, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la Spal.
L’allenatore dell’Ascoli, Cristian Bucchi, ha presentato in conferenza stampa la prossima sfida contro la Spal. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta ascolicalcio1898.it: “Ci tenevo ad esprimere un pensiero che in questi giorni ho dentro di me: 11 giugno 2005, Ascoli-Modena, una serata magnifica, credo la più bella degli ultimi 20 anni per l’Ascoli, una città intera chiusa in uno stadio, in cui vincere una partita significò fare un giro di campo come se avessimo vinto la coppa dei Campioni, ma alla fine quella serata significò entrare nei playoff e poi Serie A, significò restituire a una città quello che si rincorreva da tempo, un evento sociale, quella serata la porto sempre con me, mi vengono ancora i brividi quando ne parlo. Dietro quella serata c’è stato un anno difficile, turbolento, tante contestazioni, tanti momenti belli e altri complicati, l’allenatore Giampaolo fu messo tante volte in discussione, ma il fine giustifica i mezzi. Quella serata ti fa capire cos’è Ascoli e Ascoli non è razionalità, ma amore e passione e quando c’è amore tutto è sempre amplificato: le cose non vanno bene ma benissimo, non vanno così così ma malissimo, questa è Ascoli. E’ un popolo, una città, una tifoseria e chi ha giocato qui come me lo sa, io sono l’unico responsabile di questa situazione, mi dispiace moltissimo, sono il primo a soffrirne quotidianamente, mi dispiace per i miei calciatori perché, per quello che fanno ogni giorno, meriterebbero di più, mi dispiace e capisco benissimo i tifosi, quello che vivono loro è quello che viviamo noi in campo, loro gridano, lottano, soffrono, esultano o si disperano, ma chi viene ad allenare l’Ascoli queste cose le sa, l’allenatore dell’Ascoli deve essere forte, deve resistere, combattere, deve saper stare nella tempesta, deve essere leale, ammettere i suoi errori, deve avere personalità e amare incondizionatamente questa città e i suoi tifosi e non deve mollare mai. Ascoli è casa mia, è la mia famiglia, in famiglia accadono le discussioni e i litigi più accesi perché c’è amore e se mettere nel proprio lavoro amore, passione e tutto se stessi è una colpa io sono colpevole al 100%”.
“E’ stato un inizio settimana complicato, ci siamo portati dietro le emozioni negative della partita, è ovvio che questo pesa sulla testa dei ragazzi, ma abbiamo ricomposto tutto, abbiamo lavorato bene, ci siamo ricompattati e ritrovati come sempre abbiamo fatto nei momenti difficili. Questo è un grande gruppo, composto da uomini veri prima che calciatori, ho sempre avuto grandi risposte da loro, abbiamo voglia di scendere in campo e ribaltare questa situazione”.
“Buchel? Con Marcel ieri ho fatto una bella chiacchierata non solo da allenatore a calciatore, ma fra uomini, probabilmente avremmo dovuto farlo prima. Marcel mi ha espresso la sua volontà di tornare a far parte di questo gruppo e ne sono stato molto contento, così come sono sicuro che la squadra lo ha riabbracciato con tanto affetto. Marcel per me è stato sempre un ottimo ragazzo, ho sempre avuto un buon rapporto con lui e sono contento che possa tornare con noi in squadra, anzi colgo l’occasione per toglierlo ufficialmente dal mercato, una decisione presa da me congiuntamente col ragazzo e la Società, da oggi Marcel è rientrato ufficialmente con noi e sarà a Ferrara, credo sia l’acquisto migliore che potessimo fare”.
“Caligara, Bidaoui, Bellusci? Caligara in questi giorni non si è allenato, abbiamo scongiurato fratture, ha una caviglia e il piede gonfi, salterà Ferrara e poi lo valuteremo la prossima settimana. Bidaoui è al centro di trattive di mercato, quindi credo sia giusto preservarlo un po’. Bellusci in questo momento non è in condizione fisica e lo sa, abbiamo stilato insieme una tabella di lavoro individuale per fargli trovare condizione e sta lavorando per questo”.
“Rinnovo Dionisi? Sono doppiamente felice, umanamente e professionalmente. La volontà di Federico, della Società e dello staff tecnico era di proseguire insieme, quindi siamo contenti, Federico rappresenta al meglio la leadership, l’essere protagonista di questa squadra e di questo gruppo col massimo della passione, della professionalità e delle qualità, è un giocatore che sta benissimo fisicamente quindi siamo veramente contenti di continuare insieme”.