Il Venezia fa suo lo scontro diretto col Benevento: al ‘Vigorito’ finisce 1-2
Una buona fetta di salvezza passa per il ‘Ciro Vigorito’, dove oggi si sfidano Benevento e Venezia. Cannavaro rilancia il 3-5-2 con tutti e tre gli acquisti di gennaio in campo e la coppia Pettinari-La Gumina in attacco. Modulo a specchio per Vanoli, che si affida ai gol del solito Pohjanpalo. Prima da titolare per […]
Una buona fetta di salvezza passa per il ‘Ciro Vigorito’, dove oggi si sfidano Benevento e Venezia. Cannavaro rilancia il 3-5-2 con tutti e tre gli acquisti di gennaio in campo e la coppia Pettinari-La Gumina in attacco. Modulo a specchio per Vanoli, che si affida ai gol del solito Pohjanpalo. Prima da titolare per Hristov e Carboni.
Pronti, partenza e via, subito lagunari in vantaggio: punizione di Pierini dai venti metri sul versante di centrosinistra, Paleari buca clamorosamente l’intervento per la gioia degli ospiti. I sanniti accusano il colpo, la reazione non arriva e il Venezia gestisce la palla mettendo in seria difficoltà i padroni di casa. Al quarto d’ora Pojhanpalo serve Ellertsson in profondità, Paleari esce evitando il peggio: difesa giallorossa anche in questo caso totalmente assente. Pochissime le emozioni in questa fase del match: uomini di Vanoli ben sistemati in campo e bravi nel palleggio, Benevento totalmente inceppato. Al 26′ scontro aereo tra Hristov e La Gumina, entrambi perdono sangue: serve l’intervento dei sanitari. Minuto 35: Pohjanpalo in rete su servizio di Zampano bravo a cavalcare la fascia, ma è tutto fermo perché il pallone aveva già varcato la linea di fondo. Il match si accende nel finale di frazione: Pettinari raccoglie un’errata deviazione di Candela su lancio di Schiattarella ma il suo tiro al volo si stampa sul palo. Subito dopo, La Gumina reclama un rigore ma il check del Var conferma la regolarità del contatto. Al 46′ il neo-acquisto Jureskin si coordina da posizione defilata in area, il suo tentativo si spegne alto su fondo. Chiusura di marca giallorossa con la Strega che perviene al pari allo scadere del quarto di recupero: Jureskin dalla bandierina per la testa di Veseli, Tello ci mette lo zampino e spiazza Joronen. Il primo tempo si chiude 1-1.
Secondo tempo, nessun avvicendamento in campo. Al 6′ Pettinari va in profondità e serve in mezzo dove c’è Tello che colpisce di testa senza impensierire però Joronen. Risponde Ellertsson con un mancino potente da fuori: palla di poco al lato. Gara più vivace in questo scorcio iniziale di ripresa, arrivano anche i primi cambi: Vanoli ne opera tre in un solo slot optando per gli ingressi di Busio, Svoboda e Beghetto al posto di Tessmann, Hristov e Zampano. Lo stesso vale per Cannavaro: escono Improta, Pettinari e Acampora, dentro Simy, Ciano e Viviani. Successivamente entrano Johnsen per Pierini nel Venezia, e Karic per Schiattarella nel Benevento. Succede poco o nulla fino al 70′ quando i lagunari tornano nuovamente in vantaggio: discesa indisturbata di Candela, servizio per Pojhanpalo che col piattone sigla il nono centro in campionato e riporta avanti i suoi. Gelato il ‘Vigorito’, ora gli ospiti accelerano e sfiorano anche il tris ancora con Pohjanpalo, servito perfettamente da Johnsen, ma sulla sua strada trova l’intervento provvidenziale di Tosca. Ultimi cambi da ambo le parti: entra El Kaouakibi per un disastroso Leverbe, nel Venezia Andersen al posto di Ellertsson che accusa i crampi. La truppa di Vanoli si chiude in difesa a protezione del risultato, l’offensiva del Benevento è blanda e al 90′ Viviani fa la frittata beccandosi l’espulsione per doppio giallo a causa di una spinta ai danni di Johnsen. Sacchi concede sei minuti di recupero al termine dei quali esplode la festa veneziana: sbancato il ‘Vigorito’ tra i fischi del pubblico giallorosso. E’ sempre più crisi Strega.