Perugia-Ternana, Castori: “Se corri in allenamento, corri in partita”
Fabrizio Castori spiega le scelte tecniche che hanno portato al trionfo del Perugia nel Derby dell'Umbria contro la Ternana
Al termine del match Perugia-Ternana, valido per la venticinquesima giornata del campionato di Serie B, il tecnico del Grifone Fabrizio Castori ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole
Perugia-Ternana, le parole di Castori
Le motivazioni che hanno indotto le scelte di fare questa formazione.
Io voglio che tutti corrano, in allenamento devono andare forti tutti i giorni, io a fine settimana faccio le mie scelte. Dovevo mettere chili avesse passo e sapienza tattica in modo da fronteggiare l’attacco avversario.
Io giocando così sapevo la posizione ad esempio di Palumbo e Falletti poteva dare danno. Sono giocatori rapidi e svegli. Dovevo rispondere.
Io non posso prendere come punto di riferimento la squadra se ignoro cosa hanno fatto i singoli in allenamento. Se non corri in allenamento non corri in partita.
Un girone fa perdevano il derby e lei veniva esonerato, è una sorta di rivincita per lei?
Gli ultimi campionati li ho vinti. Essere esonerato a settembre mi è sembrato strano. La mia macchina per andare in moto ha bisogno di tempo. Se mi mandi via dopo un mese allora non dovevi prendere me. Non è una rivincita con la Ternana, non avevo bisogno di rivincita. Rivendico il minimo sindacale.
L’esonero forse è arrivato in maniera emotiva perché il derby era una partita particolare?
Mi è stato detto da altre testate che ho risposto alle critiche come se non fissi uno che vuole fare l’allenatore. Io posso essere trattato come volete. Ma io ho una storia, le critiche ricevute in questa sede restano qui. Voi avete parlato di me in determinati modi.
Ritorniamo alla partita di stasera. Due tempi diversi, il primo di studio ed il secondo dive il Perugia ha osato di più e ha ottenuto di più.
In B le partite sono equilibrate. Giochiamo a ritmo alto in allenamento e quindi in partita. Il ritmo gara per noi è un dogma. Ma non è una scelta. Avevamo un avversario di qualità. Sono diverse partite che teniamo questo ritmo. Anche ad Ascoli è stato così ma dato che abbiamo perso nessuno sembra ricordarlo. La squadra ha fatto molto bene. Siamo partiti male ma ora ci stiamo riprendendo.
Dobbiamo guardare sempre con massima umiltà. Le vittorie portano autostima e consapevolezza.
Partita perfetta. Ma oltre alla vittoria, a nome di tutta la tifoseria. Dedicate questa vittoria ad Ilario?
Ho iniziato la mia intervista con un discorso su di lui. È stato un esempio per tutti gli allenatori. Un signore. Lo ricordo anche qui perché diverso.
Noi del Perugia dedichiamo la vittoria a lui, ma non mi sento di associare questa vittoria alla sua morte.
Forse è un esagerazione ma ci dobbiamo fermare solo alla salvezza? Andiamo avanti vediamo.
Abbiamo avuto un ultimo dialogo con Aurelio, lui è un signore e ci ha fatto le congratulazioni.