7 Dicembre 2017

ESCLUSIVA PSB – Palermo: “Aglietti è qui con grande entusiasmo. Cremonese? Spero che saliremo insieme in A”

Prodotto del settore giovanile della Roma, jolly di centrocampo che ha girovagato l’Italia indossando le maglie di diverse squadre di Lega Pro prima di affermarsi con la Cremonese e ricevere, nel 2015, la prestigiosa chiamata in Serie B dalla Virtus Entella: per conquistare il suo posto nel calcio che conta Simone Palermo ha percorso una strada lunga e tortuosa, ma proprio per questo gratificante. Adesso, […]

Prodotto del settore giovanile della Roma, jolly di centrocampo che ha girovagato l’Italia indossando le maglie di diverse squadre di Lega Pro prima di affermarsi con la Cremonese e ricevere, nel 2015, la prestigiosa chiamata in Serie B dalla Virtus Entella: per conquistare il suo posto nel calcio che conta Simone Palermo ha percorso una strada lunga e tortuosa, ma proprio per questo gratificante. Adesso, a 29 anni, è uno dei senatori nello spogliatoio dei Diavoli Neri, perfettamente a suo agio in un ambiente a misura d’uomo, ma non per questo privo di sogni e ambizioni. Ed è appunto di sogni, ambizioni e tanto altro ancora che Palermo ha parlato in esclusiva per il nostro portale Pianetaserieb.it.

Ciao Simonequest’intervista cade in un momento felice per l’Entella. Siete tornati alla vittoria dopo quasi due mesi ed in maniera affatto banale: che effetto fa dominare il Bari capolista davanti ai propri tifosi? Può essere la svolta della stagione?

Noi la consapevolezza di esser forti l’abbiamo sempre avuta, ma dopo la partita di sabato forse abbiamo qualche certezza in più. Siamo riusciti a dare un segnale, dimostrando che siamo vivi e la classifica è bugiarda. Il mister Aglietti ha preparato nei minimi dettagli la sfida durante la settimana e tutta la squadra l’ha seguito alla perfezione.

Sicuramente il cambio del mister vi ha scosso. A te, che da Aglietti sei già stato allenato due anni fa, mi incuriosisce chiedere quali siano le differenze più lampanti tra lui e Castorina.

La maggiore esperienza e preparazione conta tanto, è inutile negarlo. Personalmente vedo il mister anche più rilassato rispetto alla prima volta a Chiavari, uno col suo carattere è difficile che torni dov’è già stato, ma ora ha l’entusiasmo di chi crede di poter ottenere qualcosa di importante. Sono contento che sieda lui sulla panchina dell’Entella, perché credo che possa guidarci verso grandi obiettivi.

Così dicendo, mi poni la successiva domanda su un piatto d’argento: hai parlato di grandi obiettivi, quali di preciso?

Secondo me al momento è inutile pensare a cosa accadrà tra due mesi, l’unica cosa che conta è la prossima partita contro l’Ascoli. Il primo obiettivo, com’è ovvio che sia, è la salvezza, che spero conquisteremo il prima possibile. Una volta ottenuta, vedremo se ci sarà modo di fare altri tipi di ragionamenti.

Un club che, invece, di traguardi minimi non vuole proprio sentir parlare è la Cremonese. Tu che conosci bene il contesto, ti aspettavi un simile exploit? Cosa credi ci sia diverso tra le due società più importanti per le quali hai giocato?

Il presidente Arvedi ha voluto la Serie B a tutti i costi, perciò non sono stupito da ciò che di buono i suoi ragazzi stanno facendo. Due attaccanti dello spessore di Paulinho Brighenti, arrivato in troppo tardi, permettono di sognare una doppia promozione in stile Benevento. A una piazza come Cremona auguro di cuore la promozione, ciò che auguro a me stesso è che in possiamo salirci insieme. Detto questo, ritengo che i due presidenti vogliano raggiungere gli stessi traguardi, ma che prendano strade molto diverse. La Cremonese punta su calciatori già formati e se ne serve per arrivare alla meta, mentre per il presidente Gozzi la parola chiave è programmazione. Qui si porta avanti un discorso che parte dal settore giovanile e dallo scouting, volto a far emergere talenti in casa propria.

 

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