Brescia-Bari, Gastaldello: “Sconfitti a testa alta. La squadra è viva, io riparto da qui”
Il neoallenatore biancoblù commenta in conferenza stampa la sconfitta casalinga con il Bari
Ecco le sue dichiarazioni:
“Abbiamo ancora il problema del gol, ma i ragazzi hanno creato tantissime opportunità. Avevo chiesto loro di creare tanto, di occupare l’area, di mettere gli avversari in difficoltà. E l’hanno fatto. Non posso rimproverargli nulla”.
La nostra urgenza è quella di fare punti e di provare a vincere le partite, la mia idea è quella di essere il più pratico possibile: verticalizzare ed essere concreti. Oggi ci siamo riusciti perché, avendo lavorato bene tra i vari reparti, spesso abbiamo creato la superiorità numerica. Però ci manca ancora quel qualcosa in più, soprattutto davanti: dovrò essere bravo a far migliorare i ragazzi sotto questo aspetto.
Oggi ho visto una squadra viva, e di questo sono contento. Poi è difficile venire a parlare qui dopo un 2-0 subito in casa, ma questi ragazzi hanno dato tutto. Questa squadra, anche quando ero il vice allenatore, c’è sempre stata. Ora noi dobbiamo pensare al domani, non al passato. Io e il mio staff dobbiamo trasmettere positività per provare a salvare le sorti di questa stagione. La squadra è viva e io riparto da qui. Non mi arrendo.
Cistana e Rodriguez stavano bene perché si sono allenati tutta la settimana e io, essendo stato giocatore, non farò mai giocare un calciatore se non è nella condizione di farlo. Adryan in settimana mi ha dimostrato di poter dare tanto nell’uno contro uno, nel secondo tempo ho pensato di inserirlo perché pensavo mi potesse dare quell’imprevedibilità di cui avevamo bisogno.
Oggi ho fatto queste scelte perché avevo bisogno di grande sostanza e muscoli in mezzo al campo, per questo Ndoj è partito dalla panchina. Poi l’ho inserito perché la partita aveva bisogno di un giocatore con le sue qualità. Ma sono contento dell’approccio e della prestazione di tutti.
L’unica cosa che mi ha fatto un po’arrabbiare è stata la pressione dei primi venti minuti, che è stata fatta un po’ troppo in basso. Dovevamo essere sì attendisti, ma leggermente più alti. Poi nel secondo tempo l’abbiamo fatto molto bene,.
La mia forza è: pensare positivo. Perché essere pessimista e pensare negativo è da perdenti, e non voglio che i miei ragazzi lo siano. Voglio che la mia squadra esca a resta alta da questo stadio, nonostante il 2-0. Quando domani andrò al campo, voglio vedere i miei ragazzi che non abbassano lo sguardo e che siano pronti a tirare fuori il massimo per svoltare la stagione. Tutto questo lo voglio trasmettere fino all’ultimo minuto della partita in cui sarò qui”.