ESCLUSIVA PSB – Spinesi: “Bari, o acquisti super o avanti così. Su Pisa, Catania e Serie B…”
Cresciuto nel Pisa e passato per l’Inter, Gionatha Spinesi è stato tra gli attaccanti italiani più prolifici tra Serie A e Serie B con le maglie di Bari, Catania ed Arezzo piazze in cui, grazie alle sue prestazioni ed alle sue reti, è ben ricordato. Per parlare della situazione di Bari, Catania e Pisa e […]
Cresciuto nel Pisa e passato per l’Inter, Gionatha Spinesi è stato tra gli attaccanti italiani più prolifici tra Serie A e Serie B con le maglie di Bari, Catania ed Arezzo piazze in cui, grazie alle sue prestazioni ed alle sue reti, è ben ricordato. Per parlare della situazione di Bari, Catania e Pisa e del campionato di Serie B in generale, la redazione di pianetaserieb.it ha contattato in esclusiva l’ex bomber. Ecco le sue parole:
Il Bari ha una delle rose più attrezzate e con molti nomi altisonanti: secondo te a gennaio la società necessita di qualche intervento mirato o potrebbe centrare la promozione in Serie A con l’organico attuale?
“Il campionato del Bari è stato caratterizzato al momento da alti e bassi iniziali e da una continuità poi trovata, intervallata da sconfitte, che però hanno permesso la squadra di stare per due giornate al primo posto in quello che è un campionato difficile. Il match col Palermo è una partita che nell’andamento di un campionato ci può stare. La completezza di organico del Bari non ce l’ha nessun’altra squadra di Serie B ma nonostante ciò devono ancora lavorare molto per trovare la giusta quadratura da dare alla squadra. Sono più che convinto che la rosa attuale sia molto competitiva per puntare alla categoria che più compete alla piazza di Bari. A gennaio interverrei solo se ci fosse la possibilità per 1/2 acquisti super in funzione e mirati al salto di categoria da poter integrare già da subito”.
Catania e Pisa, come vedi le stagioni delle due tue ex compagini?
“Il Catania è in corsa per la promozione diretta più del Pisa alla luce dei 3 punti di distacco dal Lecce. Per i toscani è un po’ difficile perché la distanza dal Livorno è quasi irrecuperabile, credo sia una storia già chiusa e lo dico a malincuore da pisano. Come organico e come gestione di organico bisogna guardare in faccia alla realtà ed Andrea (Sottil, ndr) è un grande allenatore: conosco i suoi concetti ed i suoi principi e non dimentichiamo che anche a Siracusa, senza penalizzazione, ha fatto un lavoro straordinario che avrebbe portato alla promozione per i siciliani. Credo che, eccezion fatta per il derby perso, il Livorno non ha rivali. Nel girone C, invece, sarà un campionato giocato a 3 in cui il Lecce parte favorito in virtù del fatto che è da anni che riprogrammano la risalita inserendo ogni anno pedine importanti. Il Catania ha cambiato 17/25 e Cristiano Lucarelli sta facendo un buon lavoro fino ad adesso ed è ovvio che in una piazza esigente come quella etnea ci si aspetta sempre di più”.
Gionatha qual è la differenza tra la “tua” Serie B e quella attuale?
“La Serie B che ho vissuto io si avvicinava molto alla Serie A; oggi la Serie B si avvicina molto alla Serie C, mi spiego meglio. Le squadre che vincevano il campionato ed arrivavano in Serie A avevano bisogno di quasi niente per poter fare una buona stagione, non per ultimi noi che col Catania abbiamo sfiorato la qualificazione in Europa con la stessa squadra. Oggi una squadra che sale dalla B alla A deve cambiare 7-8/11 perché altrimenti il tragitto verso la retrocessione è segnato. A testimonianza di questo abbassamento della qualità ci sono i casi di doppio salto dalla C alla A che negli ultimi anni sono sistematici ed anche quest’anno Cremonese, Venezia e Parma sono lì a lottare”.