2 Marzo 2023

Pisa-Palermo, il doppio ex Lucca: “È la mia partita, sarà emozionante. In Sicilia il mio trampolino di lancio”

L'attaccante dell'Ajax ha espresso il proprio pensiero sulla sfida fra nerazzurri e rosanero

Lorenzo Lucca, attaccante che nella scorsa estate si è trasferito dal Pisa all’Ajax, è intervenuto ai microfoni de “La Repubblica” esprimendo il proprio pensiero sulla sfida che opporrà i nerazzurri al Palermo, club in cui ha militato dal gennaio 2020 al mese di luglio 2021. Di seguito le sue dichiarazioni:

Approdo all’Ajax? Ho voluto alzare l’asticella non perché non volessi rimanere e provavo a salire di categoria. Anche in Toscana ho avuto una bella accoglienza e ho trovato l’Under 21 e l’attenzione di Mancini. D’Angelo è diverso da Corini. Chiacchiera molto di più e le battute su di me si sprecavano. Avevamo una squadra forte e l’idea iniziale era quella una annata di assestamento. Come il Palermo oggi. Quando però ci siamo piazzati per i play-off, pensavamo di farcela. Invece siamo stati eliminati ai supplementari dal Monza. Un sogno infranto sul più bello. E a me non piace perdere”.

Serie B pazza? Non sai mai dove puoi arrivare. Solo il Frosinone e il Genoa per ora sembrano di un altro pianeta. Ma il percorso è lungo. Con D’Angelo eravamo campioni d’inverno, poi ci siamo persi. Quest’anno ho cominciato con Maran, il tempo di una doppietta contro il Palermo in amichevole e poi mi sono trasferito a Amsterdam”.

Pisa-Palermo? Sarà un faccia a faccia equilibrato ed emozionante. Corini e D’Angelo cercano conferme. Il Palermo a gennaio ha fatto acquisti di valore, il Pisa nel frattempo si è rimesso in corsa dopo un avvio stentato. Almeno i play-off sono alla loro portata. Da che parte sto? Ho indossato le due maglie, le tifoserie mi hanno accolto bene. A Palermo, ancora di più perché al sud c’è più calore. Ma, quando giravo per strada, sia da un lato che dall’altro, mi chiedevano autografi e foto. Guarderò la partita con la curiosità dei ricordi che si riaffacciano”.

Corini? Una brava persona oltre che un allenatore preparato. A Brescia mi teneva in considerazione, mi impiegava tra i titolari nelle amichevoli del mercoledì, mi parlava e mi esortava ad impegnarmi perché potevo realizzare qualcosa d’importante. Ma ero chiuso da Donnarumma e TorregrossaPalermo? Il trampolino di lancio. Decisi di fare passi indietro per inventare il futuro. Ed è stata una scelta riuscita. La città è tra le mie preferite. Sento ancora i miei ex compagni e i proprietari dei ristoranti che frequentavo. E poi, abitavo a Mondello, un paradiso. Peccato che, malgrado i tredici gol, per l’infortuno al ginocchio abbia dovuto saltare la fase della stagione conclusasi, purtroppo, ai play-off“.