SPAL, Tacopina: “De Rossi? Non fosse stato un amico l’avrei esonerato prima. A Salvatore Esposito serve umiltà”
Le nuove dichiarazioni del presidente degli estensi
Joe Tacopina, presidente della SPAL, è tornato a parlare dopo essere intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida interna col Frosinone. Il numero uno degli estensi, ai microfoni di “The Italian Football Podcast” si è soffermato anche sulla sfortunata esperienza di De Rossi in panchina. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da “Tuttomercatoweb.com”:
“De Rossi? È stata una decisione difficile quella di esonerare De Rossi anche perché a lui mi lega anche un rapporto di amicizia. Questo purtroppo è un rischio che corri quando assumi a lavorare con te una persona alla quale sei legata. Purtroppo con 15 punti raccolti in 16 gare era impossibile prendere una decisione diversa: Daniele lo ha capito e accettato. Ad essere onesti se in panchina ci fosse stato un altro allenatore l’esonero sarebbe arrivato prima. Conoscendolo, però, ho pensato fino all’ultimo che sarebbe stato in grado di farcela. Nel suo primo incarico da allenatore ha pagato l’inesperienza e la poca conoscenza della Serie B. Detto questo continuo a non aver alcun dubbio che De Rossi diventerà un grande allenatore. Oddo? Avrei potuto promuovere il tecnico della Primavera (Vito Grieco, ndr), ma la possibilità di avere un allenatore che i giocatori già conoscono e che ammirano per aver vinto un Mondiale da calciatore sono stati gli ingredienti decisive per la scelta. In più conosce la categoria per averla già vinta col Pescara e sono convinto che con lui in sella fin da agosto oggi saremmo in una posizione diversa di classifica”.
“Nainggolan e Giuseppe Rossi? Di Radja ho sempre sentito parlare dei suoi due volti. Per adesso con noi è stato esemplare. Si è mostrato subito un leader in campo del quale senti subito la presenza e tecnicamente, se paragonato agli altri calciatori di Serie B, si capisce che è di un’altra categoria. Fisicamente, poi, è una bestia anche in relazione alla sua età. Sulle voci che lo volevano pronto all’addio dopo l’esonero di De Rossi dico solo che quando sono emerse il primo ad esserne arrabbiato è stato lui e lo ha dichiarato pubblicamente via social. È un giocatore e una persona speciale. Giuseppe, invece, ancora non è in grado di reggere i 90′, ma ha tutto per determinare una gara anche entrando dalla panchina. Non dimentichiamoci i gol decisivi che ha messo a segno lo scorso anno”.
“Salvatore Esposito? Gli auguro il meglio, è un bravo ragazzo, ma deve crescere e maturare. Ha avuto dei comportamenti che anche nello spogliatoio sono stati ritenuti egoisti: avere un po’ di umiltà da giovane età non penso che sia una brutta cosa. Anche se hai del talento. Cederlo, alla fine, per noi è stata la mossa giusta perché lui voleva giocare in Serie A, pensa di essere un giocatore da Milan o Real Madrid, mentre noi abbiamo avuto un netto miglioramento in quella posizione di campo da quando gioca con più costanza Matteo Prati“.