Ternana, distrutto uno striscione pro Bandecchi: il comunicato del CCTC
Ancora tensione in casa Ternana. Distrutto uno striscione pro Bandecchi esposto dal Centro di Coordinamento Ternana Clubs
La tensione in casa Ternana non si placca. Altro gesto contro il patrone del club rossoverde, Stefano Bandecchi. Secondo quanto riporta Calciofere.it, è stato ridoto a brandelli uno striscione pro Bandecchi del Centro di Coordinamento Ternana Clubs.
Il Centro di Coordinamento Ternana Clubs interviene sul caso dell’assenza dello striscione nel quale si leggeva “Terni ringrazia Stefano Bandecchi”. Ecco la nota pubblicata su facebook:
“Per non alimentare ulteriori polemiche, così come fanno in troppi, e per il bene della Ternana, abbiamo evitato di ribadire la nostra posizione sullo striscione ma, quanto accaduto questa notte ci costringe a farlo. Sottolineiamo per l’ultima volta che il ringraziamento a Stefano Bandecchi, era esclusivamente riferito a quanto fatto dall’uomo e dall’ imprenditore, per la città e nel sociale, soprattutto durante la pandemia, fino ad arrivare ai giorni attuali. C’è stata una serie di danneggiamenti messi in atto prima delle ultime quattro partite casalinghe. Abbiamo ricevuto pressioni continue e pure qualche velata minaccia affinché lo togliessimo. Ma, senza clamori, le abbiamo sistematicamente respinte al mittente perché non ci facciamo dire da nessuno (non facendolo noi) cosa dobbiamo fare”
“Stanotte qualcuno però – prosegue la nota – ha pensato bene di ridurlo a brandelli. Un gesto vigliacco, violento, squadrista da parte di chi pensa di imporre con simili sistemi il proprio pensiero (se pensiero si può chiamare) a chi la vede diversamente. Una vigliaccata che qualifica e la dice lunga sulla pochezza, innanzitutto mentale, di simili soggetti. Siamo rammaricati perché queste persone frequentano il Liberati e credono pure di essere tifosi. Se pensano però di intimorirci sbagliano di grosso perché così otterranno esattamente l’effetto contrario! Noi rimaniamo della nostra idea e tiriamo diritto senza neppure considerarli, rimanendo distinti e distanti rispetto a chi, non ha neppure la più pallida idea di come si sta in un contesto democratico e civile. Nessuno può limitare la libertà di espressione di alcuno, principio cardine della democrazia”.