Nicolato: “Non è detto che un giocatore di A o B sia buono anche a livello internazionale”
Il parere del CT degli Azzurrini
Paolo Nicolato, CT della Nazionale U21 italiana, è intervenuto in conferenza stampa in vista delle amichevoli che vedranno gli Azzurrini, tra i quali sei azzurrini, impegnati contro Serbia e Ucraina.
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Queste – riportate da TuttoReggina.com – le sue dichiarazioni:
“Avremmo voluto preparare meglio queste due partite ma anche in questo caso, come già accaduto durante la stagione, abbiamo molte assenze per infortunio. Dobbiamo però cercare di ottimizzare al meglio questa situazione, anche per provare altri ragazzi. Sarebbe stato più logico e opportuno provare una squadra che ci proiettasse verso l’Europeo, ma non dobbiamo spaventarci e sapere che avremo una squadra che si formerà all’ultimo. Ma magari da queste difficoltà possono nascere occasioni“.
“Tanti 2002 e 2003? Dal punto di vista del futuro e del prossimo biennio non può che essere un buon segnale. La mia intenzione, per queste due partite, è quella di far giocare tutti, anche in virtù delle caratteristiche delle avversarie. La Serbia è una squadra molto giovane, e anche in funzione di questo farò delle scelte; contro l’Ucraina, invece, proporremo una squadra più esperta. Anche questi saranno test contro avversarie forti: solo muovendoci nelle difficoltà possiamo capire i nostri punti forti e quelli deboli. Nelle precedenti amichevoli il ritmo si è alzato moltissimo, e in vista della fase finale dobbiamo farlo anche noi”.
“Baldanzi? Giocatore di talento, cosa non scontata. Vede cose che altri non vedono: mi piace perché è dentro la partita, ha uno spirito combattivo, talento e qualità. Bisogna ovviamente vedere quando i livelli si alzano: non è detto che un giocatore buono per la Serie B o Serie A italiana sia buono per il livello internazionale. Ma per il campionato che sta giocando nell’Empoli merita di avere una chance”.