Bari, Bellomo: “Ci proveremo fino alla fine per la promozione diretta. Avrei lasciato Reggio solo per tornare a casa”
Il Folletto pugliese non demorde
Nicola Bellomo, trequartista del Bari, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com rilanciando le apparentemente intatte ambizioni di promozione diretta della compagine pugliese, rallentate prima della sosta per le Nazionali dal KO di Terni.
“Serie A? Io rispondo che ci stiamo provando e ci proveremo fino alla fine siamo un gruppo bello, divertente, è una bella stagione e merita di finire nel migliore dei modi. Sono tornato a casa e il calore dei tifosi è fondamentale. Era il mio desiderio, si è avverato e sono contento di come è andata”
“Abbiamo un gruppo molto affiatato, con tanti giocatori che già si conoscevano. Inserirsi è stato molto facile e ci abbiamo messo del nostro anche noi ultimi arrivati. Si sono incastrate tante componenti. Poi ci sono tanti bei caratteri, per esempio Di Cesare è il pagliaccio dello spogliatoio – sorride – ho sempre detto che da Reggio Calabria non mi sarei mai mosso, era una seconda casa per me. Però quando chiama il Bari sei a casa tua, è l’unico posto che mi avrebbe fatto andare via da Reggio. L’avrei fatto solo per il Bari e così è stato”.
“La sosta ci voleva, dopo un percorso lungo e con poche pause ci permette di prepararci al meglio a queste otto finali abbiamo fatto un percorso importante, ora abbiamo superato il primo step ed è giusto alzare l’asticella per fare qualcosa in più”
“Prima ero molto più istintivo, quando diventi papà devi rappresentare un modello. La vita è basata sui tuoi figli e sulla tua famiglia, questo mi ha aiutato tanto a riflettere e contare fino a 10″.
“Siamo quarti a un punto dal terzo posto e -6 dalla promozione diretta, il nostro è stato un grande cammino – rimarca – sotto di noi ci sono squadre che hanno speso tanto. Te la puoi giocare ancora per ogni tipo di obiettivo quindi è giusto credere nel lavoro. Finché la matematica non ti condanna devi giocartela per i piazzamenti migliori. Ci crediamo“.
“C’è tanta concorrenza e questo fa solo bene. Tiene tutti sul pezzo. Risultati e scelte lo dimostrano. Oggi ci ritroviamo in una posizione di classifica importante, significa che sta girando tutto al posto giusto. Quando hai un gruppo con tanti giocatori di valore, è giusto che sia così. Tocca all’allenatore fare delle scelte e oggi la squadra è in alto, quindi sono state scelte corrette”.
“Sono emozioni molto forti, le avevo vissute già da giovane ma ora è tutto diverso. In questi anni ho sognato tante volte di tornare a Bari. E quando questo accade e ti capitano settimane del genere è il massimo che ti può succedere a questa età”.
Diversa dai 22 anni, momento di uno storico gol su punizione in A all’Inter con il Torino: “Fa parte dell’elenco dei ricordi indelebili, sono serate che non capitano tutti i giorni ora però lo apprezzi ancora di più. Cosa non ripeterei del Bellomo giovane? Non ho particolari rimpianti, la vita è così. C’è un destino e le cose vanno come devono. In Serie A sono stato condizionato dagli infortuni ma i se e i ma vanno via con il vento”.
“Quelle con il Frosinone all’andata sono stato espulso dopo 21 minuti, il ritorno con 40mila tifosi non sono stato impiegato. Avrei dato tanto per giocarle e perchè potesse andare diversamente“.
“Forse a Bari le squadre ci aspettano di più. Finiamo con gli scontri diretti (Südtirol, Pisa, Genoa) fuori casa? Direi che è un punto di forza per noi”.
Sognando un finale di stagione epico. In famiglia ha già fatto festa suo cugino Pietro Cianci, promosso in B con il Catanzaro (“Lo merita lui e lo merita la squadra, hanno dominato”) ma Bellomo alza l’asticella. Verso un’estate con fiori d’arancio assicurati: “Speriamo di festeggiare due volte. A luglio mi sposo, spero di esultare anche a giugno sul campo. Faremmo festa patronale“