9 Aprile 2023

Feralpisalò da record, il caso Parma, la Reggina creerà un precedente? Le news più importanti della settimana di Serie B

La settimana di Serie B che si conclude con questa domenica di Pasqua ha offerto molte news e spunti di riflessione. Se sul fronte sportivo si può raccontare la favola Feralpisalò, sul versante giudiziario prosegue il caso Reggina e si apre un nuovo fascicolo sul Parma, reo di un errore materiale nel versamento dell’IRPEF. Feralpisalò, […]

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

La settimana di Serie B che si conclude con questa domenica di Pasqua ha offerto molte news e spunti di riflessione. Se sul fronte sportivo si può raccontare la favola Feralpisalò, sul versante giudiziario prosegue il caso Reggina e si apre un nuovo fascicolo sul Parma, reo di un errore materiale nel versamento dell’IRPEF.

Feralpisalò, promozione da record

Ha dell’incredibile quanto realizzato dalla Feralpisalò. Il club verdeblù, fondato appena 14 anni fa, ha ottenuto la promozione in Serie B al termine di una cavalcata fantastica nel Girone A. Si tratta di un tempo brevissimo, senza precedenti nel calcio italiano moderno. Mister Stefano Vecchi col raggiungimento della cadetteria ha impresso anche un altro record. Salò sarà il secondo comune più piccolo della storia dopo Castel di Sangro a vantare una squadra iscritta al secondo campionato del nostro Paese.

Parma, che svista con l’IRPEF! Il caso e gli scenari

Altro caso Irpef in Serie B: il Parma – secondo quanto riporta Binda della Gazzetta dello Sport – ha commesso un errore formale e ha pagato in ritardo la scadenza del 16 marzo. A sua difesa c’è il fatto di poter dimostrare di avere avuto la disponibilità sul conto. Quindi si dovrebbe ripetere il caso Genoa: patteggiamento e -1. I ducali hanno espresso il loro punto di vista con un comunicato:

“In relazione alla notizia, riportata da alcuni organi di stampa, dell’indagine della Procura Federale in merito al ritardato versamento delle ritenute Irpef del mese di febbraio, il Parma Calcio precisa quanto segue: il ritardo è relativo ad una scadenza federale che, a differenza di tutti gli altri mesi, per il solo termine di marzo è anticipata rispetto a quella fiscale, elemento che ha creato un disallineamento.

A testimonianza dell’assoluta buona fede, il Club, nel momento in cui ha realizzato l’inconveniente, ha tempestivamente informato gli organi federali e ha immediatamente assolto ai propri obblighi, versando quanto dovuto con solo quattordici giorni di ritardo.

La Società disponeva di risorse finanziarie adeguate a far fronte all’adempimento, il cui ammontare è pari al 2% del totale degli impegni salariali stagionali a cui il Club adempie puntualmente ogni mese e, di conseguenza, non aveva alcun vantaggio a ritardare il versamento.

In attesa degli esiti del procedimento, il Club conferma il proprio impegno per il raggiungimento degli obiettivi sportivi stagionali e dell’intero progetto societario di medio lungo periodo intrapreso dalla proprietà”.

La Gazzetta dello Sport fa un quadro sui possibili scenari: i ducali si trovano nella situazione che vide il Genoa protagonista qualche mese fa. Il club di Krause può dimostrare che nel momento della scadenza c’erano i fondi necessari per pagare e, dunque, potrebbe non esserci il deferimento.

Niente deferimento, ovviamente, perché si andrebbe incontro ad un patteggiamento: il Parma riconoscerebbe l’errore e potrebbe risolversi il tutto con un -1 invece che il -2 molto probabile. C’è anche un altro scenario, difficilmente percorribile perché poco conveniente al Parma: niente patteggiamento e processo da affrontare per gli emiliani. Dunque ci sarebbe la stessa trafila che sta affrontando la Reggina ed un processo con deferimento ed eventuali penalizzazioni da scontare nel prossimo campionato perché, come ricorda la Gazzetta dello Sport, gli inadempimenti del secondo semestre si scontano nella stagione successiva

La Reggina sarà assolta? L’opinione di Jacobelli

Xavier Jacobelli, noto giornalista di Corriere dello Sport e Tuttosport, ha detto la sua sul caso Reggina che nelle prossime settimane entrerà nel vivo. Il giornalista ha fatto il punto in un suo editoriale sul Corriere dello Sport lasciando spiragli di speranza al club ed ai tifosi calabresi.

Reggina, le ragioni per un atto di giustizia, il titolo dell’editoriale di Jacobelli che poi prosegue.

“Il club che otto mesi fa Felice Saladini ha riportato all’onor del mondo, salvandolo dal baratro, vive due situazioni. Sul campo, la squadra di Filippo Inzaghi ha ritrovato il sorriso grazie alla brillante vittoria di Perugia ed è più che mai in corsa per i playoff promozione. Fuori campo, lo scenario maturato per un evidente vuoto normativo è a dir poco surreale. Il rischio di addirittura 4 punti di penalizzazione, comminabili in primo grado, è concreto“.

“Perché? Perché nonostante la Reggina intendesse onorare le scadenze regolamentari, non ha potuto farlo a causa della mancata omologa del Tribunale di Reggio al piano di ristrutturazione del debito delle gestioni precedenti. Il provvedimento non è arrivato per tempo e le scadenze non sono state rispettate, ma, di certo, non per volontà calabrese. i segnali che arrivano dal Palazzo del calcio incoraggiano a credere in un atto di giustizia che, molto probabilmente, si compirà in sede di terzo grado di giudizio, il Collegio di Garanzia del Coni, la Cassazione dello Sport, chiamata a vigilare sula regolarità dei processi in ambito federale. La soluzione del caso Reggina costituirà un precedente destinato a fare testo anche in futuro, in materia di rapporti fra leggi dello Stato e normativa della Federazione. Un fatto è fuori discussione: la società calabrese ha il diritto di essere tutelata e di vedere riconosciuta la volontà di rispettare le regole, più volte ribadita da Saladini e dal presidente Marcello Cardona, uomo dello Stato, in prima fila in questa campagna“.