L’MVP di PSB – Morachioli, il primo goal in Serie B pesa come un macigno: la corsa al secondo posto è ancora aperta
La prima gioia in Serie B dell'ala biancorossa riapre la corsa al secondo posto
Il Bari batte di misura il Südtirol nello scontro playoff andato in scena ieri a margine del turno cadetto di Pasquetta al termine di una gara tutt’altro che brillante, molto bloccata e con pochissime occasioni e, approfittando del pari in rimonta contestualmente subito dal Genoa a Como, si avvicina allo stesso secondo posto occupato dal Grifone, ora lontano appena quattro lunghezze a sei giornate dalla conclusione della regular season.
Due (su tutti) i volti simbolo del pesantissimo successo pugliese in quel di Bolzano: da un lato quello rappresentato dalle azzeccatissime scelte attuate da mister Mignani che, a una ventina di minuti dal termine della serratissima contesa, stravolge l’attacco inserendo Ceter e Morachioli al posto di Cheddira e Antenucci, disegnando un 4-4-2 con Folorunsho avanzato al fianco del centravanti colombiano come riferimenti offensivi; dall’altro, invece, proprio quello dell’ala ex Renate il quale, alla quinta presenze in biancorosso, trova in pieno recupero un sigillo di colossale importanza che riapre i giochi per la promozione diretta.
Giunto in Puglia nelle ultimissime battute della recente finestra di calciomercato invernale dalla compagine lombarda, il classe 2000 spezzino si è subito confermato l’ennesima felice intuizione del sempre attentissimo direttore sportivo dei Galletti, Ciro Polito.
Nonostante il – comprensibilmente – risicato minutaggio, infatti, il ragazzo ha da fin da subito palesato le proprie potenzialità nei piccoli scorci di gara concessigli da parte del trainer genovese, in particolare nel precedente confronto del “San Nicola” vinto dal Bari contro il Benevento una settimana fa, subentrando a Maita a inizio ripresa: qualità da esterno puro essenziali nell’uno contro uno, nel creare superiorità numerica e aprire varchi nella trequarti avversaria, in particolare contro compagini che si difendono molto basse e che tentano di chiudere totalmente qualsiasi linea di passaggio come quella guidata da Bisoli.
Tuttavia, il sigillo (ovviamente il primo in Serie B per lui) ha visto il giocatore lasciare il timbro con una giocata da rapace offensivo navigato: cross dalla destra in area, tacco di illuminante di Ceter e destro di prima intenzione da parte di Morachioli che batte Poluzzi sul secondo palo.
Un gesto tecnico e una situazione teoricamente non proprie del tradizionale repertorio e della propensione del giovane esterno offensivo cresciuto nelle giovanili di Spezia e Juventus, per sua stessa ammissione nel post-gara:
“Non sono mai stato un grande bomber, diciamo la verità. Ho segnato a Chiavari contro l’Entella l’ultima volta, ma in Coppa Italia. Mi sentivo che la palla potesse finire in quella zona di campo e ho provato ad anticipare il difensore, è andata bene. Uno dei miei più grandi difetti di solito è non crederci, aspettando la ribattuta sul secondo palo. E invece questa volta ho provato, mi sono buttato, l’ho aggredita subito“.
Una rete tanto indimenticabile per lui, quanto pesante per le ambizioni di promozione diretta del Bari: i biancorossi continuano a sognare e si godono il proprio gioiellino, riscopertosi bomber in una delle gare più importanti della sua fin qui giovane carriera, e – chissà – da oggi anche più convinto di poterlo essere anche in futuro.