Palermo, Corini: “Tornati in questa categoria, vogliamo essere protagonisti con passaggi fisiologici”
Tanta determinazione e serietà per un gran finale
L’allenatore del Palermo Eugenio Corini è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Venezia.
Ecco le sue parole:
“Campionato equilibrato, basta vedere i valori della classifica. Vedere squadre con budget importanti in fondo. Non abbiamo mai sottovalutato nessuno, abbiamo sempre avuto in testa il nostro obiettivo. Non vinciamo da Ascoli in trasferta, ma spesso abbiamo fatto prestazioni importanti. Questo fa parte del percorso di consolidamento, entrare ai playoff è un sogno. Il nostro lavoro è quotidiano, capisco che può provocare sensazioni diverse ma noi abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo fare quest’anno. Il Palermo è tornato in questa categoria e vuole essere protagonista con passaggi fisiologici che vanno fatti.
Le ultime otto partite hanno un peso specifico straordinario, tutte le squadre buttano il cuore oltre l’ostacolo. Se vado a valutare le difficoltà e le assenze la squadra per me ha fatto quello che doveva fare. La squadra ha sempre cercato di mettere in campo la sua idea, a volte ci è riuscita bene mentre in altri casi avremmo dovuto fare di più.
Le valutazioni circa una partita sono soggettive, il Cosenza ha battuto il Pisa e il Frosinone. Bisogna sempre capire chi hai davanti e in che periodo si trova. E’ sempre una valutazione che è corretta fare rispetto ad una partita che è stata molto tattica. Abbiamo affrontato il Cosenza recuperando giocatori che venivano da un periodo di inattività, negli ultimi venti minuti abbiamo forzato qualcosa e abbiamo subito le due occasioni importanti del Cosenza. La squadra ha fatto una partita equilibrata, non vedo squadre che attaccano all’arma bianca. In queste partite il peso specifico del risultato prende sempre più valore.
La squadra arriva bene con la voglia di vincere, con grande rispetto dell’avversario. Bisogna valutare il percorso e la squadra con cui sei andato a giocare ma anche la tua squadra come sta. Le assenze inficiano in un percorso, aver perso Di Mariano c’ha tolto qualcosa. Ho pensato ad una soluzione diversa perché devo mettere in condizione i ragazzi. Con il Cosenza abbiamo creato i presupposti per vincere, se avesse fatto gol Soleri staremmo parlando di un Palermo che c’ha creduto fino alla fine. Dobbiamo star dentro al campionato e completare al meglio la stagione con quel sogno che non molliamo. Siamo a tre punti, c’è tutta la possibilità.
Sala? Ha fatto un lavoro pieno per la seconda settimana di fila, è cresciuto nel percorso. E’ un’opzione che valuterò dal primo minuto o a gara in corso, privilegiando ancora una volta Aurelio. Dobbiamo migliorare, forzare qualche giocata diventa necessario contro squadre con il baricentro basso. Bisogna essere immediati nel passaggio, dobbiamo migliorare in qualche scelta ed attaccare meglio la profondità. E’ più difficile farlo quando le squadre ti aspettano. Dobbiamo ottimizzare le risorse.
Ci conosciamo, sappiamo cosa fare. Dobbiamo mettere in campo le cose che sappiamo. Negli ultimi minuti con il Cosenza siamo stati troppo individualisti. Se voglio vincere posso fare qualche cambio offensivo, ma l’aspetto dell’equilibrio diventa molto importante. Ho lavorato su questo in settimana. Un campionato dove anche l’ultima in classifica spera di salvarsi può alzare o abbassare la quota playoff che è difficile andare a certificare. Tutte le squadre hanno ancora obiettivi. Il nostro di obiettivo è quello di vincere più partite possibili. In un altro momento della stagione non avrei forzato nel finale contro il Cosenza.
Gomes ha fatto la solita partita, è stato un po’ meno lucido in alcune situazioni. A volte bisogna velocizzare e rischiare qualcosa. Sulla qualità della manovra il fatto di recuperare Verre ci può aiutare con una ricezione orientata o con uno-due. Nell’ultima partita ho scelto Segre esterno perché giocavamo con due punte più Verre. Dobbiamo avere equilibrio, magari ti manca qualcosa nel palleggio. Saric è cresciuto, è un giocatore che vive di strappi. In un campo aperto mette in risalto le sue qualità, sulla forza diventa qualitativo e stiamo cercando di trovare soluzioni per mettere in risalto le sue qualità.
Quando l’avversario è basso è fisiologico che hai meno profondità. Stiamo lavorando sul come far girare la palla. A volte non è facile essere veloci, a volte bisogna trovare il pertugio giusto. E’ una di quelle cose che se vogliamo diventare una squadra vincente dovremo saper fare.
Condizione fisica? La squadra sta bene fisicamente, a Parma lo stesso Buttaro che non giocava da tempo ha retto bene l’urto. La squadra sta bene, chi è rientrato dall’infortunio è normale che abbia bisogno di un tempo fisiologico. Dobbiamo lavorare su quanto fatto, andare a trovare quella brillantezza può essere fondamentale anche e soprattuto da un punto di vista mentale. Il Cosenza cinque partite fa perdeva al novantesimo con la Reggina e poi ha avuto un exploit in termini di risultati.
Calci piazzati avversari? Li soffriamo a sfavore, ci lavoriamo settimanalmente sulle marcature individuali. Prima degli ultimi dieci minuti il Cosenza ha avuto le occasioni più importanti su calcio d’angolo. Bisogna stare attenti e applicati.
A volte su qualche giro perimetrale il muro è fitto e non è facile calciare dal limite. Quando riesci a sviluppare bene in catena laterale puoi anche cercare la soluzione del tiro da fuori area. I gol sono importanti, non è un problema chi li riesce a fare. Anche i centrocampisti sono importanti in questo senso e stiamo lavorando per far sì che accada.
Venezia? Squadra che certifica l’equilibrio di questo campionato, stanno facendo buonissime partite. Hanno vinto con Ascoli e Como e hanno perso con la Reggina giocando una partita di livello. La partita d’andata non dovevamo perderla, ecco perché a volte dico che siamo stati penalizzati. Ma ormai è andata così e va bene lo stesso.
Primi venti minuti con il Cosenza eravamo aggressivi e corti, ci hanno rallentato. Nei novantacinque minuti non puoi sempre avere il predominio, loro hanno difeso bene. Gli attaccanti? Ho variabilità, Tutino è entrato dopo una buona partita con il Parma. Sto cercando di capire quali siano le soluzioni giuste a partita in corso. Dobbiamo guardare chi eravamo noi e cosa vogliamo diventare. Ho spinto anche io il sogno, spesso ci è mancata la virgola e dobbiamo continuare a lavorare su questo per il futuro.
Segre? Normale che sia un centrocampista ma la leva lunga e può giocare anche in quel ruolo. Sto cercando un’alternativa in quel ruolo, non è facile per Jacopo. Non ha un percorso lungo in quel ruolo, un’alternativa su cui stiamo lavorando è Masciangelo. Di Mariano dopo il percorso di terapia abbiamo capito che farà fatica a rientrare in questo campionato. L’idea è che verosimilmente dovrà sottoporsi ad un intervento.
Euro 2032? Spero che Palermo possa entrare nell’elenco e che ci sia la possibilità di rimodernare uno stadio già bellissimo. Valente sull’out di destra? Ci dà quella capacità di stare compatti ma ci dà anche l’imprevedibilità. Bettella e Graves? Hanno fatto un percorso graduale, sono pienamente recuperati.”
Lo riporta Mediagol.it.