SPAL, La Mantia: “Il mio bilancio personale non è positivo. Rimbocchiamoci le maniche e prendiamoci la salvezza”
L'attaccante estense non è contento del proprio rendimento, ma vuole contribuire alla salvezza della sua squadra
Andrea La Mantia, attaccante della SPAL, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del sito ufficiale del club estense. Di seguito le sue parole:
“Il mio bilancio personale ovviamente non può essere positivo. Il mio mestiere è quello di fare goal e quando manca per diverso tempo non è facile, ma in questi mesi ho cercato di lavorare sulla prestazione e sull’impegno per aiutare la squadra. Nel calcio capitano anche le annate meno positive e questa è una di quelle, ma voglio dare il mio contributo per raggiungere l’obiettivo”.
“Stiamo cercando di far capire che ci siamo e siamo in crescita, lo dicono i risultati: sabato scorso contro il Brescia in occasione del 2-2 siamo stati un po’ sfortunati e ingenui, ma abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo“.
“Dobbiamo rimboccarci le maniche e prenderci la salvezza, ripeto, non è un’annata positiva a livello personale ma momenti simili ci sono e bisogna superarli. Ho iniziato bene la stagione, poi c’è stato un periodo in cui come squadra non riuscivamo a creare occasioni e noi attaccanti ne abbiamo risentito particolarmente. L’aspetto psicologico conta tanto, ero ossessionato dal goal e questo non mi ha aiutato, ma ora sono concentrato sull’aiutare la squadra in qualsiasi modo possibile: tenendo palla, combattendo e poi, ovviamente, cercando di fare goal”.
“Abbiamo preso più coscienza della nostra situazione ed abbiamo cambiato passo, non è ancora sufficiente ma questi cinque punti in tre partite ci hanno fatto capire che ci siamo e che possiamo farcela. Non è facile sapere che ogni partita è fondamentale, ma dobbiamo scendere in campo determinati rispondendo positivamente alla pressione”.
“Io e Moncini ci troviamo bene, siamo due giocatori da area di rigore, le nostre caratteristiche sono queste, ma ultimamente arrivano molte più palle per noi. La differenza, comunque, la fanno sempre l’atteggiamento e la convinzione. Io sono molto autocritico e sono il primo ad essere deluso quando il goal non arriva, accetto i fischi dei tifosi e continuerò ad impegnarmi al massimo per cercare di trasformarli in applausi”.