Del Grosso sul Bari: “Merita la promozione diretta. Polemiche sul rigore di Pisa? Giusto assegnarlo”
Le parole dell'ex biancorosso
Alessandro Del Grosso, ex calciatore del Bari, è intervenuto ai microfoni di “TuttoBari.com” analizzando l’ultima prestazione dei biancorossi sul campo del Pisa, fortemente caratterizzata dalle proteste nerazzurre per l’assegnazione del calcio di rigore poi trasformato da Antenucci. Di seguito le sue dichiarazioni:
“E’ stato forse uno dei Bari più belli della stagione. Il Pisa è una squadra che si esprime bene e con un allenatore perfezionista. Hanno anche fatto una buona partita ma questo Bari è così, sembra possa mollare ma poi alla fine esce tutta la loro cattiveria e bravura. La scelta di Morachioli? Mignani prova determinate cose in allenamento e le fa crescere durante le settimane, senza far trapelare niente. Non a caso parla sempre più degli avversari, si sofferma poco sulle mosse tecnico-tattiche. Nella comunicazione sembra un po’ il vecchio e mitico Fascetti che sviava tutto”.
“Rigore trasformato da Antenucci? L’arbitro fa parte del gioco. Può capitare di toccare la palla o in certe occasioni addirittura si scontrano involontariamente con i giocatori. I direttori di gara vengono sempre attaccati ma sono persone che non vogliono sbagliare e costrette a prendere decisioni al millesimo di secondo. Per me è giusto così, poi il Pisa può anche lamentarsi. Da regolamento ci può stare e mi riferisco anche a quanto è accaduto in altre partite. C’è anche il VAR a verificare”.
“Mazzotta? Quando perdi palla e ti riparte l’avversario, sai di aver sbagliato e cerchi di rimediare, però poi non sempre riesci e può accadere il peggio. Episodi simili succedono a tutti i difensori. In questi casi bisogna sempre ragionare e avere la testa anche negli errori”.
“Secondo posto? Per quello che sta facendo, il Bari merita la promozione diretta. Purtroppo il Genoa fa sempre risultato. La differenza tra le due squadre non è solo negli obiettivi di inizio stagione, dove una puntava a salvarsi e l’altra a vincere il campionato, ma anche nei costi di gestione. Il Bari ha acquistato diversi giocatori dalla Serie C mentre i rossoblu nessuno, anzi quasi tutti dalla massima serie italiana o estera, affidandosi ad elementi già fatti. I galletti hanno puntato su gente meno conosciuta che si sta rivelando forte come quella che ha giocato anche in categorie superiori”.