4 Maggio 2023

SPAL, Alfonso: “Abbiamo riportato in vita squadre morte, ma anche gli arbitri ci hanno penalizzato”

Critica e autocritica

Foto SPAL - Fiorentini

Il portiere della SPAL Enrico Alfonso ha parlato nella conferenza stampa infrasettimanale in vista della gara col Palermo, esternando il desiderio di provare fino all’ultimo a centrare una salvezza che si complica sempre di più.

Ecco le sue dichiarazioni, riprese dal sito ufficiale del club:

Sono molto autocritico e molto umorale – ha dichiarato il numero uno spallino – nel senso che la mia vita fuori dal campo va di pari passo con i risultati ottenuti, va da sé quindi che quest’anno non mi sono mai sentito soddisfatto e sereno perché la nostra classifica non è andata di pari passo con le aspettative della piazza e della società. Poi personalmente posso dire di essere soddisfatto, perché nonostante le difficoltà e gli acciacchi, credo di essere sempre riuscito a dare tutto quello che avevo da dare in quel momento. Essere qui per me è una grande soddisfazione ma anche una grande responsabilità. Sono venuto a Ferrara con la speranza di togliermi delle soddisfazioni e vivere da protagonista quella cavalcata che avevate compiuto con la promozione in Serie A e che io ho visto da spettatore a Cittadella, quando in quegli anni ero impegnato a disputare tanti playoff di Serie B.” 

“Se guardo la rosa, le nostre prestazioni non combaciano con le potenzialità ed è normale che sia molto dispiaciuto e amareggiato per questo. Mancano ancora tre partite e dobbiamo guardare di partita in partita: è inutile promettere grandi cose, perché dobbiamo essere onesti e i fatti dicono che due vittorie di fila non le abbiamo mai fatte, ma andiamo a Palermo per disputare una grande prestazione, siamo vivi e ce la giochiamo, poi penseremo alle altre. Personalmente darò tutto quello che ho, l’assenza di Radja mancherà a livello di esperienza, di leadership e anche tecnica ma in qualche modo faremo, non abbiamo alternative, ci siamo sempre arrangiati altre volte e lo faremo anche questa volta, oggi cambia poco.”

“Palermo fondamentale? Da due mesi ci giochiamo partite della vita e abbiamo difficoltà a portare a casa il risultato, a Brescia abbiamo preso un goal all’85 che potevamo evitare, abbiamo sbagliato tanto in campo e capita che sbaglino anche gli arbitri, come è successo contro il Perugia. Dispiace che si sbagli anche con la tecnologia a disposizione (VAR), è stato un episodio chiave di questa stagione, ma lo è stato anche il goal subito contro il Brescia.”

“Quest’anno ci è mancata quella cattiveria, malizia, ed esperienza che in certi frangenti del campionato sono fondamentali. Il carattere si fa fatica a cambiarlo, ognuno reagisce in modo diverso dopo un risultato negativo, ma spero vivamente che il finale di questa stagione sia positivo perché abbiamo una grande responsabilità anche nei confronti di una piazza che non è facile da trovare in giro.”

“Ad inizio stagione – ha proseguito il portiere biancazzurro – parlando con Dickmann ci auguravamo solo di fare una stagione diversa e invece ci risiamo… L’anno scorso abbiamo fatto sette punti nelle ultime tre giornate quindi speriamo di ripeterci, guardiamo alle prossime partite con fiducia e speranza. Veniamo comunque da cinque risultati utili consecutivi e questo vuol dire che la voglia di provarci e di riuscirci c’è, nonostante tutti i nostri limiti.”

“L’alternanza in panchina? I tanti cambi sicuramente non hanno aiutato, a inizio stagione con Venturato avevamo un certo modello di gioco, poi è arrivato De Rossi che aveva delle idee diverse ed ora ne abbiamo uno che propone un calcio simile a quello di Venturato, inutile guardare al passato, adesso seguiamo Oddo e cerchiamo di portare in campo le sue idee e credo che qualcosa di buono si stia vedendo. Il mister ci chiede di giocare con tranquillità, in questo momento non è facile perché la palla pesa molto di più che a inizio stagione, ma Oddo è sempre stato positivo e ci ha trasmesso da subito grande fiducia.”

“So che può sembrare assurdo ma penso che rispetto a chi ci sta davanti possiamo giocare con più tranquillità perché in questo momento è più facile rincorrere che essere rincorsi, quindi è arrivato il momento di fare “all in” e dare tutto quello che abbiamo. Certo rosico tanto perché abbiamo ridato vita a squadre che erano morte e una formazione matura e di categoria certe partite le deve portare a casa, ma ripeto è inutile piangere sul latte versato.”

“Il presidente sappiamo che è molto impegnato col suo lavoro da avvocato negli Stati Uniti, – ha concluso Alfonso – mi farebbe piacere che fosse qui perché è una figura carismatica, ma in questo momento dobbiamo pensare solo alla prossima partita, tutto quello che ci circonda non conta. Certo, vorrei dargli una gioia ma questo vale indipendentemente dal fatto che ci sia o non ci sia.”