Vicesindaco Brescia: “Il Comune si accolla spese che spetterebbero al club. Nuovo Rigamonti? Serve interlocutore credibile”
Il tema salvezza non è l'unico a tener banco in casa lombarda
Intervenuto sulle frequenze di VideoBrescia, Federico Manzoni, neo vicesindaco di Brescia, si è soffermato sulle principali questioni inerenti alle Rondinelle, compresa quella relativa alla concessione e al riammodernamento del Rigamonti. Queste – riprese da Bresciaingol.com – le sue affermazioni:
Come vivrete, lei e il sindaco Laura Castelletti, la partita di questo venerdì sera a Palermo?
“Io mi metterò sul divano con la mia famiglia e tiferò come ho fatto dallo stadio in occasione delle due partite con Cosenza e Pisa quando avevo acquistato il mini abbonamento. E’ stata una campagna elettorale stressante, spero di rilassarmi e di gioire per la squadra tifo da sempre”.
Comunque vada a finire questo campionato, pensate di riuscire ad impostare un rapporto meno conflittuale di quanto non sia stato quello tra Cellino e Del Bono?
“Per avere un buon rapporto bisogna essere in due. Prima di tutto ci auguriamo che il presidente rispetti gli accordi che sono stati firmati quando gli abbiamo dato la concessione del Rigamonti, che scadrà tra circa quattro anni. Dopodiché se si riuscirà ad avere anche un buon rapporto tanto meglio”.
Le polemiche però non sono mancate anche di recente, con il direttore generale del Brescia Luigi Micheli che vi ha accusato di aver fatto firmare a Cellino un contratto capestro…
“Dichiarazioni pesanti, che rispediamo al mittente. Anzi aggiungo che rispetto ad altre città, ad esempio Bergamo, noi ci accolliamo anche le spese per il trasporto dei tifosi ospiti, che di solito spetterebbe al club che ospita il match e che ha in concessione lo stadio. Forse avremmo dovuto essere più pignoli al momento dell’accordo, visto che non ci viene riconosciuto nemmeno quanto fatto”.
Quale futuro per il Rigamonti?
“Come centrosinistra siamo sempre stati chiari. Deve rimanere a Mompiano, dove ci sono anche due fermate della metropolitana e questo è un vantaggio per la viabilità. Si potrebbe prendere in considerazione l’idea di rimodernarlo un pezzo alla volta, come fatto a Bergamo e Udine per esempio. Ma non si possono usare i soldi pubblici. E non ha senso farlo da un’altra parte dato che in passato l’idea di costruirlo a Castenedolo in Fascia d’Oro, alla Cascina Maggia o in altri posti ancora ha portato a buchi nell’acqua”.
Quindi qual è la soluzione?
“Trovare un interlocutore credibile, che presenti un progetto per la costruzione o l’ammodernamento dello stadio Rigamonti. Se poi si trattasse anche del proprietario del club tanto meglio”.
Cellino ha mai avanzato proposte in tal senso?
“Nel concreto no”.
Cosa vorrebbe dire la serie C per una città come Brescia?
“Non voglio nemmeno pensarci. Dobbiamo tifare e sperare tutti che il Brescia riesca a salvarsi”.