Palermo, l’ad Gardini: “Dobbiamo alzare il livello il prossimo anno per centrare la Serie A”
Le parole dell'ad dei rosanero
L’amministratore delegato del Palermo Giovanni Gardini ha fatto un bilancio della stagione appena conclusa, tracciando anche le prime linee programmatiche per il prossimo campionato di Serie B. Ecco le sue parole raccolte dal sito ufficiale dei rosanero:
Come valuta la stagione del Palermo?
“Non può che essere considerata positiva per un campionato così difficile come quello di Serie B. Il risultato finale lascia comunque molto rammarico per aver mancato i playoff, ma dobbiamo considerare da dove siamo partiti. Per questo è un risultato positivo quello che abbiamo ottenuto”.
Rimane il rammarico per la mancata qualificazione ai playoff?
“Certo rimane e sarebbe riduttivo che non fosse così. Siamo arrivati a 45′ dal settimo posto. E senza il gol della Reggina al 94′ avremmo raggiunto il traguardo. Dobbiamo però conquistare come si ottengono i risultati e lo si deve fare con metodo, programmazione voglia di migliorare. Per questo siamo soddisfatti: vincere è un obiettivo che abbiamo, ma dobbiamo stare attenti a non farlo per casualità. Perché sarebbe un piacere solo momentaneo. Dobbiamo gettare le basi per costruire un club che stia nella massima serie con continuità. Il percorso è segnato ed è fatto da comportamenti che messi assieme ci porteranno a raggiungere all’obiettivo prefissato. Per caso vinci una volta su dieci, mentre se programmi può vincere nove volte su dieci”.
Molti tifosi sono comunque rimasti scontenti. Come risponde?
“I tifosi che siano scontenti è un loro diritto. Ci hanno sostenuto per tutta la stagione e aver portato 32mila persone per la gara contro il Brescia è motivo d’orgoglio ma anche responsabilità. Noi abbiamo il dovere di portarli dove loro vogliono. Noi chiediamo di essere valutati per quello che si fa e non per quello che si dice. Abbiamo iniziato a costruire una società che quattro anni fa era in Serie D e che ad inizio hanno ha perso tecnico e direttore sportivo. La prossima, infatti, sarà la prima stagione nella quale avremmo modo di programmare. In questo modo, a Palermo, si possono ottenere traguardi inimmaginabili”.
Come valuta la stagione di mister Corini?
“Positiva come quella della squadra. Si tratta di un tecnico capace, determinato. È una persona seria e lo abbiamo scelto dopo un’attenta analisi, tenendo in considerazione anche il fatto che sia stato il capitano di questa squadra nei momenti sui fulgidi. Quest’anno ha dimostrato la medesima personalità accettando questa avventura e mantenendo la barra dritta nei momenti più complessi. Chiaramente tutti possiamo far meglio ma probabilmente la squadra non era pronta a farlo. Il nostro era ed è un progetto biennale e per questo siamo convinti che continuare il rapporto con lui sia stata la scelta giusta”.
Com’è cresciuto il club in questa stagione?
“Moltissimo e ne siamo fieri. Siamo arrivati trovando ragazzi che avevano voglia di lavorare e abbiamo dovuto supportarli. Siamo cresciuti in tutte le aree del club, ma c’è ancora moltissimo da fare. Lo dimostra il risultato ottenuto dalla Primavera che è stata promossa in Primavera 2 dopo quattro anni di lavoro. Ci vuole tempo e pazienza. Ci vuole tempo per creare un club importante e il lavoro quotidiano. Il campo è solo il risultato di tutto questo lavoro”.
Quale sarà allora l’obiettivo sportivo del prossimo anno?
“Dobbiamo alzare il livello. Dobbiamo essere competitivi per la promozione in Serie A. Non ci nascondiamo ma non vogliamo neanche essere presuntuosi. Attraverso investimenti nel settore sportivo e in quello delle infrastrutture dobbiamo portare il Palermo ad avere un ruolo importante nel calcio italiano perché non possiamo relegare questo club ad una posizione marginale. Questo passa attraverso la programmazione e la storia del City Football Group lo dimostra per quanto fatto col New York City, Melbourne City e Montevideo City”.
A proposito di nuove strutture: cosa cambia con il nuovo centro sportivo a Torretta?
“Deve essere l’emblema del Palermo del City Football Group. È una storia bellissima quella di garantire al club una struttura simile che è fondamentale per una società che vuole ambire a lavorare ad alti livelli. In questo modo aumenterà la qualità della gestione della prima squadra. Sarà pronto in estate”.
Lo stadio ‘Barbera’, invece, presenta ancora molte esigenze d’intervento. Cosa può fare il Palermo?
“Cercare di renderlo il più funzionale possibile per dar modo ai nostri tifosi di godere al meglio la partita. Dobbiamo renderlo più accessibile perché l’atmosfera che si vive in questo stadio è un qualcosa d’importante per le nostre ambizioni. Parliamo spesso con il Comune per trovare un punto d’incontro sui lavori che servono per rendere l’impianto confacente con le esigenze del 2023”.
Che ruolo ha il Palermo nei piano del City Football Group?
“Il Palermo ha potenzialità non facilmente individuabili. Sentiamo la vicinanza della struttura e le conoscenze acquisite nelle altre realtà sono state importanti. E hanno una grande considerazione di noi”