Santopadre non demorde e punta alla riammissione del Perugia: contestate le posizioni di Reggina e Sampdoria
La strategia del presidente del Grifo
Reduce dall’amarissima retrocessione del suo Grifo, Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, non avrebbe alcuna intenzione di arrendersi e, con la recente querelle a suon di comunicati al veleno instaurata con la Reggina, non avrebbe fatto altro che esternare la propria ferrea intenzione di portare avanti una serratissima lotta per la riammissione del sodalizio umbro fra i cadetti, fattispecie plausibile solamente in caso di mancata iscrizione da parte di un club al prossimo torneo.
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Il numero uno biancorosso, nello specifico, contesterebbe non solo la posizione degli amaranto ma anche quella della Sampdoria: come riporta il Messaggero, l’imprenditore capitolino porrebbe l’accento sul fatto che le attuali norme federali e/o statali (spesso in contrasto o non del tutto armonizzate rispetto ai principi di integrità e lealtà della competizione sportiva) non avrebbero fatto altro che creare disparità di trattamento, sfociando in un’alterazione della regolarità del campionato e portando club con milioni di debiti, o che non abbiano ottemperato al pagamento dei dovuti adempimenti fiscali e previdenziali previsti, a prendere parte ai rispettivi tornei di appartenenza.
Se alcune società si sarebbero già ribellate – continua il quotidiano – annunciando che potrebbero anche decidere di non pagare i suddetti oneri sulla scia di quanto accaduto negli ultimi mesi, la Lega B avrebbe chiesto al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, un emendamento al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza “finalizzato a salvaguardare il superiore principio dell’equità e della regolarità delle competizioni sportive”.