Palermo, l’ex Sorrentino: “Pigliacelli? Portiere di sicuro affidamento”
Sorrentino alla Gazzetta dello Sport
L’ex portiere del Palermo Stefano Sorrentino è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha parlato della sua ex squadra e del futuro dei rosanero.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da Mediagol:
Su Pigliacelli: “Il Palermo riparte da Pigliacelli? Giusto così. Mirko è un portiere di sicuro affidamento e lo ha dimostrato anche nel corso dell’ultima stagione. L’esperienza all’estero lo ha fatto crescere ulteriormente. Credo che il Palermo faccia bene a continuare con lui, anziché avventurarsi e ricominciare da capo. Massolo spodestato? Ci può stare, Massolo aveva fatto bene, parando rigori decisivi. Ma credo che alla lunga le qualità di Pigliacelli siano venute fuori e anche il pubblico palermitano ha imparato ad apprezzarlo. Mirko è un portiere moderno. Sa giocare con i piedi come pochi, può agevolare la manovra quando l’azione parte dal basso. Nel calcio di oggi non è un dettaglio da poco. Quest’anno il Palermo non aveva obbligo di vincere, l’anno prossimo sarà diverso: cosa cambia per un portiere? Tanto. Paradossalmente è più facile far bene quando ti bombardano e ti arrivano trenta tiri in una partita, piuttosto che quando ti arriva un solo tiro e devi farti trovare assolutamente pronto. Bisogna stare sempre sul pezzo, trovare la concentrazione necessaria benché la palla resti lontana dalla tua area di rigore per la maggior parte del tempo. Il fatto che Mirko ami giocare con i piedi, in questo senso, potrebbe agevolarlo. Personalmente, nell’anno della Serie B vinta col Palermo, mi aiutavo partecipando molto con la voce”.
Sulla stagione appena trascorsa: “Il Palermo se fosse arrivato ai playoff? Non sarebbe stato facile perché credo che molte delle antagoniste sono più forti del Palermo, in termini di organico. Però è ovvio che l’esperienza potrebbe tornare utile in chiave futura. E capisco la delusione dell’ambiente per la mancata qualificazione, anche perché i tifosi avevano ancora negli occhi la cavalcata della Serie C e quindi speravano in un’altra impresa. C’è bisogno di gente di uno spessore di categoria superiore, giocatori forti in campo e fuori, perché le pressioni si faranno sentire. Palermo è una piazza esigente, si vive di calcio 365 giorni all’anno. La base è buona, penso a Brunori, a Pigliacelli o a Di Mariano, giusto per citarne qualcuno. Ma lo zoccolo duro va integrato con elementi di valore, non ragazzini o semisconosciuti. E poi serve una rosa ampia, dove i sostituti valgono quanto i titolari. Errori? Io non farei troppi esperimenti, andrei sul sicuro“.
Sul City Group: “Come viene recepito il City Group dagli addetti ai lavori? Promette bene, senza dubbio, ma c’è bisogno di tempo. Non si vince perché si ha un gruppo solido alle spalle. Si stanno gettando basi solide per fare qualcosa di importante: un passo alla volta“.