Pisa, Corrado senior sull’addio di Kolarov: “Non aveva le motivazioni giuste per esprimere il massimo”
Il presidente del club toscano sull'addio del DS
Ore di stupore in casa Pisa.
Dopo l’addio inaspettato del Ds Aleksandar Kolarov i toscani dovranno andare alla ricerca di un nuovo uomo mercato.
Giuseppe Corrado, presidente dei nerazzurri, è intervenuto sull’addio del serbo a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico, Alberto Aquilani. Ecco le sue parole, riprese da sestaporta.news:
“Vorrei integrare il comunicato che abbiamo diffuso sull’ex direttore Kolarov. Il 3 giugno avevamo scelto lui facendo una scelta tale da percorrere un certo tipo di strada. Abbiamo un contesto operativo, sportivo e gestionale di affidamento. Volevamo provare a far crescere con noi una persona non esperta. Aleksandar stava finendo il corso di direttore sportivo ed è stato iscritto all’albo nel corso della settimana. Era orgoglioso di partecipare al progetto Pisa dando a lui l’opportunità di imparare. Lo abbiamo anche tranquillizzato dicendo che volevamo far crescere un professionista integrando le sue esperienze da calciatore. ‘Imparerai frequentando una strada ben strutturata’. A parte Giovanni che, da 7 anni, gestisce quest’area operativa, abbiamo Daniele Freggia che è in azienda ancora da prima di noi. Abbiamo un Team Manager come Ivan Sarra che ci invidiano altre società, Marco Fumagalli uno scout apprezzato a livello nazionale e internazionale. Abbiamo l’espertissimo Bruno Sabatini alla segreteria e volevamo mettere zero pressioni addosso a Kolarov”.
Le ragione dell’addio. “Durante il primo mese avrebbe imparato i metodi di lavoro. Qualche giorno fa Giovanni mi avrebbe informato che c’erano alcuni aspetti che lo preoccupavano sugli impegni e le difficoltà di apprendimento. Kolarov aveva manifestato oltre ad alcuni problemi personali alcune perplessità per un lavoro che immaginava diverso e più semplice. Ha chiesto disponibilità di andare in Serbia per riflettere con serenità, dandogli questa opportunità. Ci siamo presi il rischio di avere una persona che avesse voglia di imparare. Ieri ci ha comunicato in serata che non se la sentiva di continuare. Non aveva le motivazioni giuste per esprimere il massimo in questo ruolo, ma non sempre il male vien per nuocere. Un dirigente può superare o non superare il periodo di prova, ma non abbiamo sconquassi operativi e andiamo avanti come siamo andati avanti in queste settimane. Troveremo una persona che sostituirà Kolarov”.