Pisa, Aquilani: “Contento di essere qui. I giocatori devono sapere che oggi si riparte da zero”
L'emozione del nuovo tecnico nerazzurro
Tanta emozione per il nuovo tecnico del Pisa, Alberto Aquilani.
L’ex giocatore di Roma e Liverpool si appresta a vivere la sua prima stagione tra i grandi dopo 3 anni proficui alla guida della Fiorentina Primavera.
Oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole, riprese da sestaporta.news:
“Sono contento ed emozionato di essere qui. Ringrazio la famiglia Corrado, Knaster e sono grato a loro per questo incarico. Non ho un calcio ideale, ho le idee molto chiare di ciò che voglio proporre e vedere dalla squadra. Oggi direi che voglio inculcare il coraggio di qualcosa di diverso rispetto a ciò che è stato proposto negli anni passati, con lo stesso piglio e determinazione di voler seguire il proprio cammino. Voglio un calcio proposiivo. Con me c’è Cristian Agnelli, Lillo Catalano, Alessandro Rubichini e Nazareno Tozzo preparatore atletico. Insieme a loro abbiamo trovato collaboratori molto professionali e li ho portati con me da un po’ di tempo. Sono legate a me da una idea comune e che lavorano anche più di me. Sono persone di fiducia e crediamo tutti nella stessa cosa e nella stessa idea”.
Sulla rosa. “Per me è un motivo di orgoglio aver avuto attestati di stima da molti giocatori che ho avuto con me. Chiamano me e Giovanni. Vengo in una squadra forte con giocatori forti che voglio conoscere, vedere e capire se hanno la predisposizione di cambiare qualcosa a livello mentale. A livello calcistico hanno qualità importanti e voglio capire da loro se hanno curiosità e voglia di far qualcosa che può risultare diverso. Più ci sono ragazzi giovani, meglio è. E’ anche vero che la Serie B è un campionato lungo e difficile, un buon mix è una cosa giusta a mio avviso. La rosa è molto ampia e va sfoltita e andranno inseriti giocatori nuovi. Voglio capire chi ha la voglia e la curiosità di affrontare una stagione importante. Non mi pesa il soprannome ‘predestinato’. Sono contento e motivato di iniziare. Faremo un lavoro specifico per tutti. De Vitis ha ancora un po’ di tempo, deve lavorare a parte. Per il resto stanno tutti bene. Ci sono cinque attaccanti in ritiro, tutti importanti. Hanno fatto tutti bene negli anni. Vogliamo capire però chi è più funzionale per come voglio giocare io. Dobbiamo capire se questi ragazzi si mettono nelle condizioni di poter essere utili a qualcosa che può essere differente”.
Sul gioco. “Il mio gioco? Ci sono tanti dettagli. La costruzione dal basso è una risorsa importante quando bisogna farla. A volte questa frase viene strumentalizzata in un modo sbagliato, come se chi costruisce dal basso lo debba fare per forza. Penso questa sia una cosa sbagliata, bisogna capire il perché e se c’è la possibilità è perché da vantaggi per fare gol. Dobbiamo essere artefici del nostro destino, vogliamo fare in modo di non subire la partita con tutto il lavoro che c’è dietro. La Serie B è un campionato difficile, ma tutti i campionati sono difficili. Questo non mi spaventa, credo che poi se si fanno le cose bene si fanno bene in tutte le categorie. I calciatori in rosa sono quelli che determineranno i veri obiettivi. Quando ho parlato con la proprietà non c’è stato un obiettivo chiaro, ma un percorso. La mia ambizione chiaramente è quella massima, di lavorare sodo e far sì che la gente si diverta. Seck è un ragazzo che conosco bene, sono contento di trovarlo. Oggi però alleno il Pisa e cambieranno le dinamiche, mi auguro di valutarlo come tutti gli altri. Il modulo di gioco? Vorrei quattro giocatori dietro e tre davanti, poi a centrocampo vediamo. Come vedo il calcio io non ho un modulo ma concetti di riferimento. i giocatori devono sapere che oggi si riparte da zero, quello che è stato il passato è finito. Tutti devono essere consapevoli che inizia una storia nuova e lo devono dimostrare con la cultura del lavoro. C’è solo il lavoro e risponderà alle nostre domande”.