10 Luglio 2023

Pisa, Aquilani: “Contento di essere qui. I giocatori devono sapere che oggi si riparte da zero”

L'emozione del nuovo tecnico nerazzurro

Pisa Sporting Club

Tanta emozione per il nuovo tecnico del Pisa, Alberto Aquilani.

L’ex giocatore di Roma e Liverpool si appresta a vivere la sua prima stagione tra i grandi dopo 3 anni proficui alla guida della Fiorentina Primavera.

Oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole, riprese da sestaporta.news:

Sono contento ed emozionato di essere qui. Ringrazio la famiglia Corrado, Knaster e sono grato a loro per questo incarico. Non ho un calcio ideale, ho le idee molto chiare di ciò che voglio proporre e vedere dalla squadra. Oggi direi che voglio inculcare il coraggio di qualcosa di diverso rispetto a ciò che è stato proposto negli anni passati, con lo stesso piglio e determinazione di voler seguire il proprio cammino. Voglio un calcio proposiivo. Con me c’è Cristian Agnelli, Lillo Catalano, Alessandro Rubichini e Nazareno Tozzo preparatore atletico. Insieme a loro abbiamo trovato collaboratori molto professionali e li ho portati con me da un po’ di tempo. Sono legate a me da una idea comune e che lavorano anche più di me. Sono persone di fiducia e crediamo tutti nella stessa cosa e nella stessa idea”.

Sulla rosa. “Per me è un motivo di orgoglio aver avuto attestati di stima da molti giocatori che ho avuto con me. Chiamano me e Giovanni. Vengo in una squadra forte con giocatori forti che voglio conoscere, vedere e capire se hanno la predisposizione di cambiare qualcosa a livello mentale. A livello calcistico hanno qualità importanti e voglio capire da loro se hanno curiosità e voglia di far qualcosa che può risultare diverso. Più ci sono ragazzi giovani, meglio è. E’ anche vero che la Serie B è un campionato lungo e difficile, un buon mix è una cosa giusta a mio avviso. La rosa è molto ampia e va sfoltita e andranno inseriti giocatori nuovi. Voglio capire chi ha la voglia e la curiosità di affrontare una stagione importante. Non mi pesa il soprannome ‘predestinato’. Sono contento e motivato di iniziare. Faremo un lavoro specifico per tutti. De Vitis ha ancora un po’ di tempo, deve lavorare a parte. Per il resto stanno tutti bene. Ci sono cinque attaccanti in ritiro, tutti importanti. Hanno fatto tutti bene negli anni. Vogliamo capire però chi è più funzionale per come voglio giocare io. Dobbiamo capire se questi ragazzi si mettono nelle condizioni di poter essere utili a qualcosa che può essere differente”.

Sul gioco. “Il mio gioco? Ci sono tanti dettagli. La costruzione dal basso è una risorsa importante quando bisogna farla. A volte questa frase viene strumentalizzata in un modo sbagliato, come se chi costruisce dal basso lo debba fare per forza. Penso questa sia una cosa sbagliata, bisogna capire il perché e se c’è la possibilità è perché da vantaggi per fare gol. Dobbiamo essere artefici del nostro destino, vogliamo fare in modo di non subire la partita con tutto il lavoro che c’è dietro. La Serie B è un campionato difficile, ma tutti i campionati sono difficili. Questo non mi spaventa, credo che poi se si fanno le cose bene si fanno bene in tutte le categorie. I calciatori in rosa sono quelli che determineranno i veri obiettivi. Quando ho parlato con la proprietà non c’è stato un obiettivo chiaro, ma un percorso. La mia ambizione chiaramente è quella massima, di lavorare sodo e far sì che la gente si diverta. Seck è un ragazzo che conosco bene, sono contento di trovarlo. Oggi però alleno il Pisa e cambieranno le dinamiche, mi auguro di valutarlo come tutti gli altri. Il modulo di gioco? Vorrei quattro giocatori dietro e tre davanti, poi a centrocampo vediamo. Come vedo il calcio io non ho un modulo ma concetti di riferimento. i giocatori devono sapere che oggi si riparte da zero, quello che è stato il passato è finito. Tutti devono essere consapevoli che inizia una storia nuova e lo devono dimostrare con la cultura del lavoro. C’è solo il lavoro e risponderà alle nostre domande”.