Venezia, Vanoli: “Sono felice sia arrivato Gytkjaer, mi ricorda un po’ Vieri”
Le parole del tecnico
Dopo l’amichevole svolta col PEC Zwolle, il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha concesso un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in cui ha analizzato il mercato svolto e i nuovi innesti, esprimendo elogi e parole d’oro per la nuova punta Gytkjaer.
Qui le sue parole, estratte da Tuttomercatoweb: “Siamo una squadra vera e dobbiamo ripartire dal playoff. Ormai sappiamo che come ci si allena, si gioca e questo è fondamentale; non ci devono essere alibi per non remare al 100% dalla stessa parte. Lavorare all’estero mi aiuta in questo Venezia poliglotta, se non vedi cosa c’è fuori, cosa c’è dietro un giocatore, non capisci molte cose; la prima vittoria sarà assemblare più culture e farne una squadra, ma i ragazzi devono imparare la lingua e la cultura italiana.”
“Si sa che si gioca per il compagno: dal 3-5-2 passeremo alla difesa a quattro con un attaccante in più, sono felice sia arrivato Gytkjaer; potremo rifornire i due vichinghi con Pierini e Johnsen. Il danese ricorda un po’ Vieri, era un giovanotto alle prime armi quando militavamo nel Venezia. Resilienza è lavorare per il futuro facendo sacrificio, per capire gli obiettivi della proprietà vedremo i tre elementi che ci servono che tipo di profilo avranno. Bisogna lavorare e far crescere l’azienda. Al Venezia sono stati rivalutati tanti ragazzi, non so se siamo costruiti per vincere, ma daremo il massimo. In Serie B è dura parlare di favorite, ma le retrocesse e il Palermo partono davanti.”