6 Agosto 2023

L’allarme di Lucarelli, Viola rifiuta il Cosenza, Pedullà vs Gravina: le news della domenica di Serie B

Il riepilogo

Twitter Cagliari

La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.

Serie B, le news di giornata

Lucarelli lancia l’allarme

Lucarelli: “Non dico nulla del colloquio con Guida e Capozucca. Lo avevo fatto la scorsa settimana ma ognuno di voi ha scritto cose diverse. I nuovi? Sono arrivati due ragazzi dalla Fiorentina, che però sono arrivati praticamente senza aver fatto un allenamento, non erano in ritiro, per una scelta della Fiorentina. Si sono allenati oggi dopo tanto tempo, dovrà passare almeno un mese, così vale per i giocatori che prenderemo e che non sono in ritiro con le squadre di appartenenza. E’ un problema per noi perchè giocheremo 3 partite a fine agostoPer salvarsi dobbiamo trovare 4 squadre che faranno meno punti di noi. Il presidente ha già detto qual è la massima aspirazione di quest’anno, non ho detto niente di diverso rispetto a quello che ci siamo detti con il presidente e Capozucca. L’obiettivo è dichiarato, mi dispiace se qualcuno si è sentito turbato da queste considerazioni, ma è la realtà. Siamo indietro e lo sappiamo, ci sono tante difficoltà, abbiamo giocatori in uscita, sono entrati altri che ci daranno una mano non nell’immediato. Questo si chiama realismo, la gente di Terni non vuole essere presa in giro. Per le promesse illusionistiche sanno dove andareDonnarumma e Pettinari out? Nessun acciacco, sapete benissimo perchè non sono stati schierati. Ci sono indicazioni chiare che giocatori con ingaggi importanti devono trovarsi un’altra sistemazione. Se giocano c’è il rischio si facciano male, non potrebbero partire e noi di conseguenza fare mercato. Corrado? Non è sul mercato, solo se arriva una proposta indecente. Loro non hanno giocato perchè se si fanno male, diventa complicato trovargli una sistemazione e per noi diventa difficile reperire risorse per prendere giocatori sul mercato. Se ci saranno cambiamenti ne sarà feliceHa giocato Ferrante, qualcuno ha pensato parlassi di Alexis, invece mi riferivo a Mirko. Damian può essere un giocatore che la società ha deciso di cedere. C’erano giocatori che potrebbero non essere con noi tra qualche giorno. L’unico giocatore che ha avuto un problema è stato Agazzi, l’unico che non ha giocato per problemi fisici. Per il resto sono stati schierati quelli che sono a disposizione, sapendo che ci sono almeno 8 giocatori in uscita ma sono sereno. Io lavoro con entusiasmo, queste situazioni mi piacciono. Sono passato a Catania facendo un mercato a gennaio cedendo tutti, e sfiorammo la B. A me non spaventa quello, mi spaventa la condizione fisica. Il presidente ha entusiasmo, c’è la grande conoscenza calcistica e di relazioni di Capozucca, so che arriveranno giocatori che completeranno la rosa, ma da qui al 31 ci sono in mezzo le prime partite. Iniziare il percorso così non è facile. Sono arrivati giocatori che non erano in ritiro con le altre squadre, sono preoccupato dall’aspetto fisico non dalla qualità dei giocatori che arriverannoHo visto partecipazione da parte di tutti, tanta voglia di non ripetere gli errori fatti l’anno scorso da parte di tutti noi. Cambiano gli obiettivi, l’anno scorso ci sono state delle cose che hanno creato situazioni complicate. Ho visto un’aria diversa, una disponibilità diversa. La parte positiva è questo, oltre al fatto che abbiamo avuto pochissimi infortuni“.

Viola rifiuta il Cosenza

Il Cosenza sta lavorando sul mercato con un interesse manifestato negli scorsi giorni da parte della società verso il centrocampista Nicolas Viola. Dopo i primi contatti con il giocatore però sarebbe arrivato il rifiuto da parte dello stesso: vuole rimanere a Cagliari per giocarsi le sue carte in Serie A. Obiettivo che sfuma dunque per i calabresi che si dovranno fiondare su qualche altro nome. Lo riporta l’Unione Sarda.

Pedullà vs Gravina

Pedullà: “Gentile Presidente Gravina, pochissime righe perché non servono giri di parole. E lo diciamo con il massimo rispetto per la persona. Non certo con la soddisfazione per il lavoro del numero uno FIGC, siamo delusi e rassegnati. I suoi predecessori hanno fatto meglio di lei, è un nostro giudizio in piena libertà, non se la prenda. A parte la “medaglia al petto” dell’onta mondiale, quella resterà a vita, a parte le riforme (a proposito, quando? Nel 2072? Le aveva promesse dopo la suddetta onta…) vorremmo chiederle: ma lei ha provato ad approfondire, tramite i suoi uomini di fiducia, cosa volesse dire Cellino quando parlava di “faldoni bruciati”? Lo stesso Cellino che fa la morale sugli altri e non racconta la storia dei faldoni. Peggio ancora: nessuno glielo chiede, signor Presidente, non le sembrava un atto dovuto per la salute del calcio italiano? Nulla. Lei parla di stadi, di singole situazioni, ma sui discorsi di carattere generale, sui problemi atavici e irrisolti zero virgola zero. Ci faccia solo una cortesia: eviti di occuparsi della prossima categoria della Reggina, consigliando la Serie D. Non tocca a lei. La Reggina può ripartire anche dalla “Serie Z”, lo tenga bene a memoria, ma conserverà l’orgoglio, la dignità e la passione. Nel frattempo, sia gentile, lasci in pace migliaia di tifosi amaranto che hanno vissuto e stanno vivendo giorni tremendi. Consigliare la Serie D immediatamente è un atto senza un minimo di rispetto, non se ne avverte il bisogno. Il calcio italiano invece sì, da anni ha necessità calpestate. E aspetta. Anzi, aspetterà in eterno. Buona domenica dai faldoni di Cellino. Proprio vero: il calcio italiano è un falò”.