ESCLUSIVA PSB – Kanşiray (beIN Sports): “Affare Moruțan difficile da sostenere per i club turchi, Serie B ipotesi percorribile”
Il collega turco approfondisce l'intreccio di mercato legato al fantasista rumeno
Olimpiu Moruțan è uno dei nomi che sta infiammando il calciomercato in Serie B. Il fantasista rumeno, reduce da una stagione dal doppio volto con la maglia del Pisa – eccellente nella prima parte, meno nella seconda – è entrato nei radar di diversi club del campionato cadetto tra cui Palermo (attualmente favorito), Bari e Sampdoria. Resterebbe in piedi anche l’ipotesi di un ritorno nel club nerazzurro che, però, vorrebbe investire delle cifre nettamente inferiori rispetto ai 5,5 milioni di euro pattuiti per il riscatto – poi non eseguito – dal Galatasaray nella scorsa estate. Per approfondire gli intrecci riguardanti le trattative per il classe ’99, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva il collega turco Bedhiran Kanşiray, giornalista di beIN Sports, che segue da vicino le vicende dei Campioni di Turchia e della Süper Lig. Di seguito l’intervista:
Bentrovato Bedhiran. Col passare delle settimane Moruțan sta diventando sempre più richiesto in Serie B e l’elenco delle pretendenti continua ad aggiornarsi. Può concretizzarsi il ritorno in Italia?
“È molto difficile stabilirlo. L’agente ha affermato che lo stipendio del calciatore è piuttosto elevato per i canoni dei club della Serie B italiana. Contemporaneamente, però, ha riferito che non sa esattamente cosa accadrà. Credo che stiamo assistendo ad un gioco delle parti, le sue dichiarazioni lasciano comunque la porta aperta alle società cadette, tra cui il Palermo che è in pressing”.
Tra la permanenza in Turchia e l’approdo in Azerbaigian, quale opzione potrebbe rappresentare concretamente l’alternativa al ritorno in Italia?
“Allo stato attuale credo che nessuna delle due ipotesi sia percorribile. L’agente ha avuto dei fitti colloqui col Neftçi Baku, ma l’operazione risulterebbe dispendiosa per le casse del club azero. Diversi club turchi – a partire da Konyaspor e Sivasspor – hanno mostrato il loro grande interesse. Ma la realtà dei fatti è che la richiesta del Galatasaray è di almeno quattro-cinque milioni di euro per la cessione: a meno di follie o di grandi sconti, è una cifra difficile da sostenere per i club turchi. Allo stato attuale sembrerebbe impossibile, ma ovviamente non possono essere escluse delle sorprese. Inoltre, le pretendenti non sono andate oltre la formula del prestito: il club del presidente Özbek accetterà soltanto l’inserimento dell’obbligo di riscatto“.
A Pisa Moruțan ha conquistato continuità in termini di minutaggio, ma non di rendimento. Lo strabiliante girone di andata è stato offuscato da un ritorno in fase calante. Quali caratteristiche tattiche dovrà avere la prossima squadra dell’estroso fantasista?
“Moruțan è un calciatore che predilige un determinato sistema tattico per esprimere a pieno le proprie potenzialità. Probabilmente dovrà migliorare nella gestione dei diversi ruoli del reparto offensivo. Se consideriamo l’ultimo campionato, appare piuttosto evidente che abbia raggiunto il suo massimo rendimento col 4-3-1-2, agendo alle spalle dei due attaccanti. Nel grande calo della seconda parte di stagione ha inciso anche il suo collocamento verso l’esterno. Complessivamente il Pisa ha accusato diversi momenti difficili e ciò si è riflesso nelle prestazioni del calciatore. Affinché l’apporto di Moruțan sia proficuo, è necessario che la prossima formazione sposi un progetto tecnico-tattico ideale alle sue caratteristiche, esaltandolo nelle vesti di un trequartista a cui venga garantita la libertà di spaziare tra centrocampo e attacco“.
La Serie B e il calcio turco vengono spesso relazionati in ottica calciomercato. Considerando le trattative andate in porto e gli accostamenti del recente passato, potrebbero nascere nuovi affari su questo asse?
“Dal mio punto di vista ritengo che il calcio turco in generale dovrebbe guardare alla Serie B italiana come un punto di riferimento da cui attingere. Il campionato cadetto permette a tanti giovani calciatori di esprimere tutte le loro qualità, a differenza della Serie A dove non riescono ad imporsi a causa della mancanza di fiducia. Uno degli esempi più importanti è quello di Fagioli, esploso nella Cremonese e oggi diventato indispensabile per la Juventus. Lo stesso vale per altri profili di talento – che siano esperti o alle prime esperienze – quali Brunori, Ciervo, Nasti, Palumbo e Partipilo“.