Sampdoria, parla il baby talento Delle Monache: “Pirlo mi chiede di punate l’uomo, incredibile essere qui”
Il percorso calcistico di Marco Delle Monache, baby talento della Sampdoria
Un talento cristallino e una carriera che sembra già avere i contorni di una grande carriera. Marco Delle Monache è un classe 2005 e ha già stregato la Sampdoria, che punterà fortemente sulla fantasia di un ragazzo che sembra già avere le sembianze di un predestinato. Intervistato dal Secolo XIX, Delle Monache si è aperto, raccontando il suo percorso e le prime sensazioni che filtrano nello spogliatoio blucerchiato.
Ecco le parole di Delle Monache:
“Io accostato ad Insigne? Per caratteristiche ci sta, lui è forte ma non amo tanto i paragoni. Ammiro anche Chiesa e Verratti. Nel mio paesino abbiamo pochi campi, giocavo tanto in mezzo alla strada, avevo sempre graffi sui piedi e ginocchia sbucciate, giocavo ovunque ci fosse una palla. In famiglia nessuno ha giocato o è fissato col calcio, è la mia fortuna. Io non ho pressioni, ma un tifoso speciale: Nonno Bruno. Sul polpaccio ho un tatuaggio di lui che mi dà la mano e io col pallone sotto braccio. Non gli piaceva il calcio, si è innamorato vedendomi giocare. Da piccolo gli chiedevo per quale squadra tifasse e lui mi rispondeva per la Sampdoria, era l’unico in paese, era innamorato della maglia. La cosa incredibile è che sono finito davvero qui, voluto da Faggiano. Se ci penso mi vengono i brividi. Pirlo? Mi chiede di puntare l’uomo, mi hanno colpito molto Verre e Borini“.