19 Agosto 2023

Parma, Pecchia: “Il Tardini è importante, dobbiamo appassionare. La Feralpi attaccherà”

Ecco la conferenza pre-partita

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

L’allenatore del Parma Fabio Pecchia è intervenuto nella conferenza stampa prima della partita contro la Feralpisalò.

Ecco le sue parole:

“Siamo già dentro alla stagione da settimane. La squadra deve conoscere nuove dinamiche, ma il nostro modo di essere rimane quello. Ciò che succedere lo scopriremo sul campo. Colak migliora, lavora con la squadra ma dobbiamo essere prudenti. Non è il caso di rischiare. Le squadre che vengono su dalla Serie C sono squadre che si portano dietro una coda di entusiasmo e risultati che li aiutano in Serie B, con un atteggiamento spavaldo. Contro il Torino hanno dimostrato di avere idee e di giocare un buon calcio. Dovremo correre tanto e bene, giochiamo contro una squadra che dirà la sua dal campionato. Oltre ai calciatori conosciuti, che danno esperienza, è una squadra che dirà la sua in campionato.

Ripartiamo dall’anno scorso, quel misto di rabbia, tristezza ed emozione che ha coinvolto città e tifosi deve rimanere dentro come una fiammella, dobbiamo ripartire da lì. Ma chiedo ai ragazzi la leggerezza tipica dei giovani, ci consente di giocare liberi e mettere in campo le nostre qualità e il nostro gioco. Senza perdere la grinta, la voglia di fare risultato e la cattiveria agonistica. Bisogna mantenere il giusto equilibrio, le voci di mercato rischiano di minare l’equilibrio in spogliatoio. Bisogna aver la forza di guardare avanti, in tutto l’ambiente, dobbiamo pensare alla gara, anche in una situazione di mercato non chiuso, che crea un clima di instabilità.

E’ tutto da vedere, domani non so se cambierò qualcosa o meno. La squadra ha trovato un certo equilibrio e lavora bene, io attendo di portare tutti alla stessa condizione e poi in base alla gara ci adatteremo quando saranno tutti pronti. Noi dovremo essere bravi e imporre il nostro gioco, ma non troveremo di fronte una squadra rinunciataria. Giocheranno come contro il Torino, provando a fare il loro gioco, così come hanno fatto l’anno scorso vincendo il girone di Serie C.

Sicuramente dovremo avere un palleggio veloce, manovrato, ma dobbiamo essere in grado quando ci sono le possibilità di entrare dentro di andarci con forza e veemenza. Non dobbiamo consentir loro di chiudere gli spazi, se no andremo in difficoltà. Sarà importante domani mantenere il possesso palla, anche in non possesso però sarà determinante l’atteggiamento. Come ho detto dobbiamo ripartire dall’anno scorso, come ho visto il Tardini nell’ultima gara è stato qualcosa di fantastico. Questo possiamo farlo noi, giocando un calcio che appassiona la gente. Siamo contenti, non vogliamo deludere nessuno.

Il Tardini è importante. E’ ancora più stimolante e dobbiamo avere ancora più voglia davanti ai tifosi. Dobbiamo riprendere da dove ci eravamo lasciati. Il Parma lo vedremo giocando. A Bari abbiamo segnato un gol da palla inattiva, uno in ripartenza e uno manovrato. Giocare in ripartenza e attaccare gli spazi è un vantaggio, ma anche con azioni manovrate e su palla inattiva abbiamo lavorato e continuiamo ad insistere. L’importante è fare gol, abbiamo più soluzioni.

In questa prima parte le scelte sono state dettate dalla condizione individuale. Il percorso di Delprato è stato rallentato dalla condizione fisica, Osorio e Circati, così come Balogh, hanno potuto avere maggiore continuità. Man quest’anno l’ho avuto fin dal primo giorno a differenza dell’anno scorso, Bernabé è arrivato in ritardo per via delle nazionali. Tra due settimane, avrò più giocatori tutti in condizione allo stesso livello e potrò scegliere, queste scelte iniziali sono state provvisorie, mi piace avere tanta scelta. Giocherà chi è più in condizione domani. Anche il percorso di Partipilo è stato rallentato per un problemino che si portava dietro dall’anno scorso, spero di avere presto pienamente in condizione anche Mihaila.

Abbiamo una rosa che va definita e da li partiremo. Siamo una delle rose più giovani, abbiamo tanti nati dopo il duemila, questo è un dato di cui ormai è anche superfluo parlare. In alcuni ruoli alcuni giocatori hanno bisogno di recupero per tornare ad esprimersi al meglio. Al momento non è stato possibile, penso ai vari Mihaila e Charpentier, giocatori che lo stesso anno abbiamo potuto utilizzare poco.”

Lo riporta Parmalive.com.