Ternana, Bandecchi: “Pochesci non tornerà, deve imparare a parlare di meno. Non ho mai fatto promesse”
Conferenza stampa per Stefano Bandecchi, patron della Ternana. Diversi gli argomenti toccati, ecco quanto raccolto da TernanaNews: “Ci sono ancora 51 punti in palio, e la zona playout dista appena cinque lunghezze. Le correzioni le abbiamo fatte, seppure in ritardo, e questo è innegabile. Sabato abbiamo visto una musica diversa, anche se c’è ancora da lavorare: […]
Conferenza stampa per Stefano Bandecchi, patron della Ternana. Diversi gli argomenti toccati, ecco quanto raccolto da TernanaNews: “Ci sono ancora 51 punti in palio, e la zona playout dista appena cinque lunghezze. Le correzioni le abbiamo fatte, seppure in ritardo, e questo è innegabile. Sabato abbiamo visto una musica diversa, anche se c’è ancora da lavorare: la squadra si è comportata meglio in tutti i reparti. Nel calcio conta vincere, ma il bel gioco c’è stato. Ho sempre contestato il numero di gol che prendevamo: decisamente troppi. Non ho mai fatto promesse, ho solo espresso la mia ambizione, che resta la stessa: voglio andare in Serie A, nonostante ora la squadra sia costretta a lottare per non retrocedere. Ci tengo però a precisare anche ciò: parlando delle squadre con i grandi giocatori, quale di queste, oltre il Bari, ci ha preso a schiaffi? A memoria non ne ricordo. Vengo chiamato morto di fame, pagliaccio, lo sono stato e ne vado fiero, ma oggi mi dispiace che qualcuno non abbia capito che ci ho messo 6 milioni. A differenza di altre società di Serie A e Serie B, non abbiamo un centesimo di debito. Longarini mi ha scritto un messaggio, dicendomi che se non mi fossi interessato alla Ternana, la società sarebbe stata messo in liquidazione il 30 giugno scorso. Sapete questo cosa avrebbe comportato? La ripartenza dai dilettanti. Il parco calciatori? Abbiamo l’attuale secondo miglior marcatore di questa stagione in Serie B, oppure Valjent che è un profilo da Serie A, e Carretta, cercato da tutti. Senza dimenticare Plizzari, il futuro della Nazionale italiana. La squadra è buona, dovevo essere io a capire sin da subito che mancava il manico. Ho ragionato col cuore, adesso spero di usare sempre la testa. Un ritorno di Pochesci? Non ci sarà sicuramente questo ribaltone, finché sarò in vita, altrimenti le cose non cambieranno. Parliamo di un buon allenatore, non ho mai detto che la colpa di tutto ciò sia sua, ma deve migliorare in alcune cose e deve parlare di meno. Mariani? Non è totalmente una scommessa, ha grande esperienza ed uno stile di gioco che a mio avviso porterà presto i suoi frutti. La nuova sede? Qualcuno non l’ha gradita e l’ha imbrattata, personalmente non ho intenzione di spenderci soldi. Sono consapevole, ripeto, che alcune scelte fatte sono state sbagliate, ma andremo avanti sempre con la stessa professionalità e voglia di fare bene per questa squadra, nonostante il momento difficile. Meccariello? Ogni giorno diceva di voler andare via, ed a suo tempo è stato promosso capitano per fare in modo che ciò non avvenisse subito. Calciatori non presi per 55mila euro? Smettiamola di dire queste falsità. I calciatori richiesti sono arrivati tutti a Terni. Il nome Unicusano Ternana? Volevo chiamarla così, poi la Federazione mi ha detto di cambiare in Ternana Unicusano. Però, se restiamo in Serie B, questo nome lo tolgo e riporto Ternana, mentre se andiamo in C resterà così, perché poi mi sembrerebbe una paraculata“.